Home Nazionale Festival Cannes: Bonello, il mio “Saint Laurent” e’ il piu’ interessante

Festival Cannes: Bonello, il mio “Saint Laurent” e’ il piu’ interessante

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Cannes, 17 mag. (Adnkronos/Cinematografo.it) – A soli tre mesi di distanza dal passaggio a Berlino di “YSL” di Jalil Lespert, un altro biopic dedicato al celebre couturier francese viene presentato a Cannes, in gara, da un habitué della Croisette, Bertrand Bonello. Il suo “Saint Laurent” è però un progetto radicalmente diverso dall’altro, più infedele, fluido, concentrato su una sola decade della vita dello stilista (1976-1976, con una coda nel 1989), la più burrascosa e cupa: “Il periodo più interessante”, lo giudica il regista di “Tiresia” e “Le pornographe”.
Quando il film inizia Saint Laurent (interpretato magnificamente da Gaspard Uliel) è già famoso, proprietario di un atelier tutto suo nel quale lavorano in tanti, assistenti, sarti, truccatrici, modelle e lui, il suo braccio destro, l’agente, l’amico, l’amante e l’impresario Pierre Bergé.
Grazie a Bergé, Saint Laurent diventa una griffa internazionale (profumi, gioielli, borse, accessori), un marchio capace di muovere tendenze, persone, soldi ed è sempre lui a sponsorizzare il passaggio al pret-a-porter che avrebbe rivoluzionato il mondo della moda. Eppure a Bergè il film di Bonello non è piaciuto. Non l’ha ‘approvato’, a differenza di quello di Lespert. Il ritratto che Jeremy Renier gli riserva è autentico, misurato, ma non immacolato né privo di cinismo. (segue)