Home Nazionale Fi: dipendenti a rischio cig, da un mese senza stipendio

Fi: dipendenti a rischio cig, da un mese senza stipendio

0

Roma, 1 ott. (Adnkronos) – E’ sempre allarme rosso per i conti di Forza Italia. Da quando Silvio Berlusconi ha deciso di stringere i cordoni della borsa, raccontano fonti azzurre, a causa dei tagli del finanziamento pubblico ai partiti e di una legge su quello privato ”inefficace e restrittiva”, nessuno dorme più sonni tranquilli. Nel mirino ci sono sempre i ‘parlamentari evasori’, che da tempo non pagano i contributi arretrati (la quota mensile di iscrizione pari a 800 euro e persino quella annuale). Ma a farne le spese del nuovo regime di austerity sarebbero soprattutto i dipendenti.
I 42 lavoratori dell’ex Pdl licenziati con procedura collettiva lo scorso giugno, quasi sicuramente andranno in cassa integrazione di 12 mesi in deroga a zero ora. E stesso trattamento, a quanto si apprende, potrebbe essere riservato anche ai dipendenti della rinata Forza Italia (sarebbero coinvolti almeno il 50% di loro). Il tesoriere unico azzurro Maria Rosaria Rossi sta facendo di tutto per evitare esuberi ed ulteriori tagli, ma, raccontano, difficilmente riuscirà a scongiurare il peggio.
Gli stipendi di settembre del personale forzista non sono stati pagati e probabilmente non saranno erogati nemmeno quelli di ottobre. Sembra, dunque, ormai inevitabile il ricorso alla cig anche per le circa 80 persone alle dipendenze di Fi, salvo interventi in extremis. Si sta pensando a un exit strategy, un piano per rimpinguare le casse azzurre senza lacrime e sangue. Secondo alcune indiscrezioni sul tavolo di Silvio Berlusconi ci sarebbe il progetto di costituire una fondazione ad hoc.
(Adnkronos) – Al 31 dicembre 2013, secondo quanto scrive la Rossi nella nota integrativa all’ultimo rendiconto d’esercizio del partito, il ”numero dei dipendenti di Fi ammonta a 32 unità, delle quali 3 sono in aspettativa”. Nel dettaglio, continua l’amministratore unico forzista, il personale è formato da un dirigente, un giornalista e 30 impiegati. Dall’ex Pdl, secondo quanto si apprende, sarebbero poi confluiti nella rinata Forza italia 48 persone per un totale, tutto a carico del movimento azzurro, di 80 dipendenti. Quest’ultima cifra si ottiene incrociando i dati contenuti anche nell’ultimo bilancio pidiellino, dove si spiega che ”nel corso del 2013 i dipendenti del Pdl sono passati da 121 unità (di cui 2 in aspettativa) presenti al 31 dicembre 2012, a 112 unità, di cui 6 in aspettativa in forza al 31 dicembre dello scorso anno”.
Secondo il rendiconto del partito andato in sonno dopo la fuoriuscita degli alfaniani, si parla poi di oltre 7milioni di euro a carico di Fi, per spese del personale. Riguardo ai lavoratori dell’ex Pdl, dunque, la situazione resta molto preoccupante. Il 24 settembre scorso è partito il tavolo di trattativa al ministero del Lavoro: erano presenti i rappresentanti delle sigle sindacali dei lavoratori UilTucs, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e l’Associazione stampa romana, visto che due dei 42 dipendenti in questione sono giornalisti. E domani ci dovrebbe essere una nuova riunione. Si parla anche di una sit in, organizzato davanti al dicastero per sensibilizzare tutti, governo in testa.
In particolare, dei 42 lavoratori licenziati. 29 sarebbero dipendenti della sede nazionale di Roma (un direttore amministrativo, 20 impiegati, 6 quadri e due giornalisti), 12 della sede regionale della Lombardia (tutti impiegati) a Milano e uno della sede regionale calabrese di Catanzaro. Secondo le trattative in corso, solo due continueranno a lavorare per il disbrigo della gestione amministrativa, dal momento che il Pdl, in qualità di associazione di fatto, resterà in vita giuridicamente fino a quando ricevera’ i rimborsi elettorali.