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Fiat: Brancato (Fiom), ora dare risposta occupazionale a Pomigliano

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Napoli, 2 gen. (Labitalia) – "Con l'importante acquisizione del Fondo Veba e dunque della Chrysler, auspichiamo che ci siano le condizioni per dare una risposta occupazionale a tutti i lavoratori che a Pomigliano, all'atto della sottoscrizione dell'accordo nel 2010, erano coinvolti nel progetto di rilancio del 'Giambattista Vico' e che invece, a tre anni di distanza, ne sono ancora fuori". Massimo Brancato, segretario generale della Fiom di Napoli, commenta così con Labitalia la notizia dell'acquisizione della Chrysler."Qui a Pomigliano, come anche a Mirafiori, Melfi e Cassino, c'è un problema concreto occupazionale, mentre gli ammortizzatori sociali sono in scadenza e rischiano di lasciare a casa molte persone", spiega Brancato che dettaglia: "Con il passaggio dalla produzione di Alfa a quella della Panda, vettura a più basso valore aggiunto, si è persa molta manodopera impiegata direttamente nella produzione. Su 5.000 lavoratori che lavoravano prima, ora al Vico ce ne sono 3.000-3.500". Non solo. "Anche l'occupazione dell'indotto -aggiunge il sindacalista- è stata dimezzata, perchè si sono perse le lavorazioni per l'Alfa, mentre la componentistica Panda arriva anche dalla Polonia"."L'acquisizione del Fondo Veba, che era di proprietà dei sindacati americani, è stata da parte della Fiat una grande operazione finanziaria. Ora si apre la fase industriale e vedremo se si faranno anche buoni prodotti", conclude Brancato.