Home Nazionale Fiat: Fismic, con acquisto Chrysler tra pochi a sopravvivere a crisi

Fiat: Fismic, con acquisto Chrysler tra pochi a sopravvivere a crisi

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Roma, 2 gen. (Labitalia) – L'acquisizione di Chrysler da parte della Fiat "candida autorevolmente il gruppo multinazionale italiano a restare tra i pochi produttori di auto al mondo che sopravvivranno alla fine della crisi". Così il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, commenta la notizia dell'accordo tra il Lingotto e Veba. "Il merito dell'amministratore delegato Sergio Marchionne -prosegue Di Maulo- è di essersi messo alla guida di due gruppi, la Fiat nel 2004 e la Chrysler nel 2009, sostanzialmente falliti e averli portati in pochi anni ai livelli dell'eccellenza mondiale". "Conosco personalmente -prosegue il sindacalista- i due negoziatori, Marchionne e King, e so che sono particolarmente duri nelle trattative. La durata del negoziato lo dimostra, ma la sua conclusione positiva è anche la testimonianza che quando ci sono un management e un sindacato che lavorano assieme per migliorare la propria azienda si producono risultati impensabili. Questa -afferma il leader Fismic- è una lezione anche per il sindacalismo italiano, troppo spesso impegnato in battaglie ideologiche, di retroguardia, ormai fuori dalla storia. Sindacato e azienda debbono sempre trovare punti di accordo per difendere al meglio gli interessi dei lavoratori". "Nei prossimi giorni -prosegue- concluderemo rapidamente il negoziato per il rinnovo del contratto dei lavoratori italiani della Fiat su basi innovative, anche tenendo come punto di riferimento l'esperienza del sindacato americano. E subito dopo attenderemo di essere convocati nello stabilimento di Cassino per la conclusione del ciclo di investimenti che sta facendo risorgere a nuova vita l'industria automobilistica italiana. Si tratta -sottolinea il segretario della Fismic- di un ciclo di investimenti che è costato parecchi miliardi di euro ed è la migliore smentita a tutti gli uccelli del malaugurio, Fiom in testa, che predicevano l'uscita della Fiat dal nostro Paese. In realtà invece -conclude Di Maulo- la Fiat è l'unica azienda multinazionale italiana che avrà decenni di prospettive di successo".