Home Nazionale Fillea: in 2014 niente ripresa nelle costruzioni, continua calo occupazione

Fillea: in 2014 niente ripresa nelle costruzioni, continua calo occupazione

0

Roma, 30 apr. (Labitalia) – Un 2014 che si apre con previsioni negative, con un’ulteriore flessione dell’occupazione. E’ quello dell’industria delle costruzioni, secondo la trimestrale gennaio-marzo 2014 del Centro studi Fillea.
Secondo il sindacato dei lavoratori delle costruzioni della Cgil, “il 2014 si apre con prospettive negative in tutti i settori di nostro interesse, ad esclusione dei lapidei; nel mobile si fanno più consistenti i segnali di ottimismo”. “Anche conferma al ribasso (a -6,9%) gli investimenti in costruzioni del 2013, con flessioni in tutti i comparti, ad esclusione della manutenzione straordinaria; il 2014 si prospetta lievemente negativo, e la ripresa appare lenta e selettiva”, si spiega.
Secondo il sindacato, “decisiva, per l’andamento 2014, la capacità del governo di spendere subito le risorse destinate ai piani su scuole e dissesto idrogeologico, e di aprire, entro giugno, i primi cantieri”. “La produzione di cemento – rimarca – cala del 12% sul 2012 (dato gennaio-novembre) e del 15% i consumi, mentre aumenta il peso dell’export, arrivando a rappresentare il 10% del totale prodotto. Il calo del fatturato per il sistema legno (legnoedilizia e arredo) è, a consuntivo 2013, del -3,2% e la perdita degli addetti pari a 6.800; le esportazioni, invece, proseguono il trend positivo degli ultimi tre anni (+2,4%), anche se in misura più contenuta rispetto alle previsioni di inizio anno”.
“Nel sistema legno-arredo, in particolare, migliorano le attese sulla produzione -continua il documento del sindacato- e il clima di fiducia delle imprese; il bonus mobili produce importanti effetti di contenimento del crollo della domanda interna (recupero delle vendite nazionali del 4-5%; 3.800 posti di lavoro 1.000 aziende salvate nel 2013); il successo del Salone del Mobile 2014 conferma il clima di ottimismo. Un -8,8% di produzione per i laterizi, che hanno ormai più che dimezzato la capacità produttiva nazionale. Per i lapidei il recupero dei livelli pre crisi è già avvenuto, e continuano, comunque, a crescere l’export (oltre il 38% in media dei fatturati delle imprese del settore nel 2013) e il saldo commerciale nazionale”.
Secondo la Fillea, “la crescita nazionale del settore riguarda, però, soprattutto l’estrazione dei blocchi, mentre la lavorazione è in continuo ridimensionamento a causa della concorrenza internazionale”. “Per questo motivo – sostiene – a una crescita della produzione nazionale non si accompagna un altrettanto evidente sviluppo economico e occupazionale dei distretti produttori, e infatti, riguardo all’occupazione, nel 2013 si stima un calo del 3,42%, e una ulteriore perdita di posti di lavoro nel 2014”.
“Se di ripresa si può parlare, essa non riguarda -spiega il sindacato- ancora il settore delle costruzioni, ma interessa, per la filiera, i comparti a maggior vocazione estera, dunque i lapidei e il legno arredo, e anche in questi ambiti produttivi sono le imprese più innovatrici e competitive quelle che trainano la ripresa del settore, mentre si acuisce il differenziale con l’impresa più tradizionale e meno incline al cambiamento, all’aggregazione, all’export”.
E la ripresa, spiega la Fillea, non interessa, per ora, “l’occupazione, che continua a calare in modo consistente e per cui le previsioni ci parlano di una perdita continua, molto marcata nei nostri settori, ancora fino al 2014”. “Nelle costruzioni si evidenzia la caduta più significativa: -9,3% su base annua 2013, -5.3% nel IV trimestre 2013. La lievissima ripresa degli occupati delle costruzioni registrata nei primi 3 trimestri 2013 si arresta nel 4° trimestre. La forte flessione occupazionale è accompagnata da un processo di precarizzazione del lavoro (crescita indipendenti, collaboratori) e da indizi crescenti di condizioni di irregolarità (crescita partite Iva e part time)”,