Home Nazionale Finanza: Sapienza, norme su voto plurimo uccidono investimenti esteri (3)

Finanza: Sapienza, norme su voto plurimo uccidono investimenti esteri (3)

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– (Adnkronos) – Le regole, per chi investe, non sono un optional. “Quando gli investitori esteri investirono in Ferruzzi o in Parmalat – ricorda Paola Sapienza – persero tutti i soldi. E li persero principalmente perché c’era un sistema di governance che non funzionava. Questo gli investitori esteri se lo ricordano: si ricordano che, di tanto in tanto, quando metti soldi in una azienda italiana, qualcuno scappa con la borsa. Nell’ultima versione della classificazione fatta dal World Economic Forum l’Italia è ancora molto indietro nella classifica di corporate governance. Gli investitori esteri vogliono un consiglio di amministrazione che abbia una reputazione internazionale e delle chiare competenze, vogliono una serie di regole che garantiscano che l’interesse di tutti gli azionisti sia l’obiettivo principale della società e soprattutto vogliono che le regole non vengano cambiate in corso d’opera”.
Nel Jobs Act passato dal Parlamento, prosegue l’economista, “si fa sostanzialmente questo. A me va benissimo che se una società si quota per la prima volta, i soci possano decidere di fare valere alcune azioni più di altre. In questo caso, le regole del gioco vengono definite prima che si cominci a giocare”.
Ma se invece, continua la Sapienza, “come consente una nuova norma, si dà la possibilità con una maggioranza semplice (solo il 50%) di cambiare le regole del gioco in corso d’opera (dopo che gli investimenti sono stati fatti), si capisce perché gli investitori attenti alla governance, considerano questo un passo indietro che dimostra che almeno una parte dell’Italia non è disponibile ad aderire a delle regole eque e comuni a tutto il mondo, che migliorerebbero il benessere di molti (la maggior parte) a scapito della posizione di potere di pochi”. (segue)