Home Nazionale Finmeccanica: Uilm, no parcellizzazione gruppo, impegno per rilancio

Finmeccanica: Uilm, no parcellizzazione gruppo, impegno per rilancio

0

Roma, 2 ott. (AdnKronos) – Non disperdere e non parcellizzare il gruppo Finmeccanica. E’ l’appello che lancia la Uilm, che, in una lettera inviata a tutti gli iscritti del sindacato metalmeccanica e ai dipendenti della holding dell’aerospazio e difesa, assicura tutto il proprio impegno per scongiurare questo scenario e perché il gruppo sia “in grado di competere con i colossi internazionali”. E i metalmeccanici della Uil ribadiscono il proprio no “alla vendita e allo spacchettamento di AnsaldoBreda”. Piuttosto, “si possono  realizzare accordi di partnership  industriali e societari, considerando  che l’azienda è nella condizione  di non avere più perdite di bilancio nel 2015 e di produrre treni di alta qualità essendo concepiti in tecnologia avanzata”.
“La difesa delle attività industriali è il presupposto  indispensabile per il rilancio  dell’economia in Italia e il Gruppo Finmeccanica rappresenta ben 40mila occupati in Italia e 65mila nel mondo, operando  in un settore ad alta tecnologia di cui ne esporta il 70%”, scrive la Uilm che nella lettera elenca le scelte compiute dal nuovo vertice a 135 giorni dal suo insediamento.
“Taglio – ricorda il segretario nazionale della Uilm, Giovanni Contento- di tutti i consulenti, compresi quelli indispensabili,  per la realizzazione dei programmi; spostamento  della sede  legale della società a Piazza Monte Grappa; accentramento,  nella stessa sede,  delle funzioni stampa, relazioni esterne, legali, audit, finanza e controllo, relazioni sindacali; continui  messaggi di tagli di dirigenti, personale di staff e lavoratori indiretti; continue asserzioni ufficiali, da parte dei vertici  Finmeccanica, sulla presentazione di un piano strategico-industriale entro  dicembre, focalizzato sulle attività ad alto rendimento e con meno attività manifatturiera”.
L’elenco prosegue con “la cessione a terzi o cancellazione di tutti i programmi  non remunerativi; tutte le alleanze societarie di minoranza, comprese Thales Alenia Space e Mbda, fuori dagli interessi di Finmeccanica, dando mano libera ai francesi  di depauperare le attività  industriali italiane mettendo a rischio la sovranità nazionale dell’Italia; la scelta unilaterale  di Piazza Monte Grappa di disdire  il contratto  del Sistri, al prossimo 30 novembre, sulla tracciabilità dei  rifiuti con il Ministero dell’Ambiente, che ha  creato il panico a circa 200 lavoratori, attualmente occupati, (che non sanno quale destino li attenda) e a riguardo, siamo attualmente in attesa di una data di incontro specifico”.
“Il metodo introdotto dal nuovo vertice di Finmeccanica di non dialogare con nessuno, a partire dagli attuali gruppi dirigenti delle singole  società, ha di fatto interrotto – sottolinea Contento – quell’elemento positivo che era il lavorare in  team per superare le difficoltà quotidiane che si verificano sui complessi programmi dei settori Aerospazio, Difesa e Elicotteristica. E’ proprio a questo lavoro  di gruppo ed al senso di appartenenza che dobbiamo il successo dei settori di eccellenza di Finmeccanica degli ultimi 20 anni”.
“A questi punti, si aggiunge anche il fatto che, avendo concentrato tutto nella sede di Piazza Monte Grappa,  sono state esautorate le relazioni sindacali a tutti i livelli, sia nel merito delle problematiche industriali  e occupazionali che sui piani di sviluppo  dei singoli programmi previsti negli accordi di ristrutturazione. Inoltre – dice ancora Contento – è stato intimato alle aziende di non avere  rapporti istituzionali con i clienti, il che aggrava ulteriormente le difficoltà di realizzazione dei programmi  per i quali è necessario un rapporto costante con il cliente privato ed istituzionale. In questo stato di incertezza, il Gruppo sta perdendo le proprie competenze, molti tecnici infatti stanno migrando verso la concorrenza che sa apprezzare le loro qualità”.