– (Adnkronos)- Ma il dato, avverte il Codacons, “non deve trarre in inganno”. Nel passaggio dall’Imu 2012 alla Tasi 2014, sottolinea l’associazione dei consumatori, “i comuni che hanno deliberato le aliquote Tasi, infatti, registrano una diminuzione del numero di contribuenti per l’abitazione principale pari a 1,2 milioni, grazie all’introduzione da parte di alcuni comuni di esenzioni sulla prima casa, nell’esercizio della propria potestà impositiva”.
“Per conoscere gli effetti reali della Tasi sulle tasche delle famiglie occorrerà attendere il 16 ottobre” spiega il presidente del Codacons, Carlo Rienzi.
“Ciò che è certo, è che la tassa sui servizi indivisibili è una tassa ‘sbagliata’ e iniqua perché, -spiega- per effetto delle minori detrazioni, inciderà in modo più pesante sulle famiglie a reddito medio-basso rispetto a quelle con reddito elevato, e chi possiede una abitazione con rendita catastale modesta si troverà a pagare di più rispetto all’Imu, mentre chi è proprietario di un immobile di prestigio sarà avvantaggiato dalla Tasi rispetto alla vecchia imposta”.