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Fisco: consumatori, aumento Iva sarebbe suicidio

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Roma, 3 ott. (AdnKronos) – “Sarebbe demenziale anche solo ipotizzare di aumentare l’Iva agevolata al 4% ed al 10%. Una vera e propria operazione suicida, specialmente in un momento di grave stagnazione e crollo dei consumi come quello che il nostro Paese sta vivendo. Come denunciamo da tempo, infatti, la contrazione dei consumi delle famiglie, solo nell’ultimo triennio, è stata pari al -10,7%, ovvero 77,6 miliardi in meno sul mercato”. E’ il commento delle associazione dei consumatori Federconsumatori e Adusbef, all’ipotesi ventilata nella nota di Aggiornamento al Def che, per il 2016 prevederebbe una clausola di salvaguardia con un aumento dell’Iva e delle imposte dirette pari a 12,4 miliardi al fine di garantire il pareggio di bilancio.
“Quel che è peggio è che tale ipotesi toccherebbe beni importanti quali quelli alimentari e quelli delicatissimi in campo sanitario. Due settori estremamente rilevanti, che non sono sfuggiti alla grave crisi di questi anni, secondo quanto rilevato dall’ Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti, dal 2008 ad oggi i consumi relativi a tali comparti sono scesi rispettivamente del -10,4% (per quanto riguarda l’alimentazione) e del -23,1% per quanto riguarda il settore della salute”.
“Indici drammatici della grave crisi vissuta dalle famiglie, che risulterebbe ulteriormente accentuata da un’operazione simile sull’Iva” secondo quanto calcolato dal nostro Osservatorio, infatti, i possibili aggravi di tale incremento ammonterebbero a 205 euro annui a famiglia. Una cifra insostenibile in un momento come questo. Per questo riteniamo indispensabile e doveroso scongiurare tale ipotesi: come al solito, a pagare le spese di questa operazione sarebbero soprattutto le famiglie meno abbienti” dichiarano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti in rappresentanza delle due associazioni.