San Francisco, 5 set. – (Adnkronos) – Gli Oakland Raiders, franchigia californiana della NFL, verseranno 1,25 milioni di dollari a 90 cheerleader sottopagate nel periodo 2010-2013. L’accordo, come riferisce il San Francisco Chronicle, pone fine al contenzioso tra il team e il gruppo di ‘Raiderettes’ che per 4 anni si sono esibite durante le gare casalinghe. Secondo i legali delle ragazze, ciascuna cheerleader riceverà 6000 dollari per ogni stagione lavorativa tra il 2010 e il 2012, mentre percepirà 2500 dollari per il 2013.
Secondo l’azione legale, le cheerleader hanno ricevuto solo 125 dollari per ogni partita o 1250 dollari per un’intera stagione. In sostanza, hanno lavorato per meno di 5 dollari all’ora, svolgendo anche 2 o 3 prove settimanali non retribuite, partecipando ad eventi benefici e posando per le foto utilizzate poi nel calendario ufficiale. In California, attualmente, la retribuzione minima è di 9 dollari per ogni ora. Le Raiderettes, inoltre, negli ultimi anni hanno dovuto sostenere autonomamente le spese per trasferimenti e, a quanto pare, anche per make up e appuntamenti dal parrucchiere. I Raiders ora hanno regolarizzato la propria posizione nel rapporto con le cheerleader. Nella NFL, intanto, altri team sono stati portati in tribunale: Buffalo Bills, Cincinnati Bengals, New York Jets e Tampa Bay Buccaneers.