New York, 13 ott. (AdnKronos) – Il fotografo statunitense Ray Metzker, virtuosista tecnico del bianco e nero e maestro della fotografia d’arte contemporanea, è morto a Philadelphia all’età di 83 anni. Dopo gli studi all’Institute of Design di Chicago (1956-59), Metzker ha sviluppato una ricerca sperimentale di matrice Bauhaus sulla grammatica e la sintassi della fotografia attraverso un uso inedito della macchina fotografica e le manipolazioni in camera oscura, rivelando nuove potenzialità formali del bianco e nero: inattese giustapposizioni luce/ombra, esposizioni multiple, sovrapposizioni di negativi, solarizzazioni.
Dalla consacrazione alla fama, con la prima personale al Moma di New York (1967) e dopo le due importanti retrospettive all’International Center of Photography di New York (1978) e al Museum of Fine Arts di Huston (1984), Metzker è riconosciuto tra gli esploratori più innovativi del mezzo fotografico e il suo lavoro è raccolto da oltre 60 musei nel mondo.
Nei primi anni ’60 cominciò ad esplorare l’arte della composizione, mischiando differenti immagini all’interno della stessa fotografia, fino a spingersi all’uso di un intero rullo fotografico all’interno di una stessa scena. Le immagini composite, il forte contrasto dei colori, le lacune ottiche, le disgiunzioni visive e la cacofonia degli elementi presenti negli scatti divennero, e sono tuttora, la firma di Metzker.
La cifra stilistica di Metzker si rileva inconfondibile nel rigore classico delle geometrie essenziali su tematiche quotidiane, capace di trasformare gesti di sconosciuti e zone squallide di Chicago o Philadelphia in scene eccellenti. La sua capacità manipolatoria sperimentale produce un effetto spiazzante nel contrasto fra l’ambiguità enigmatica dell’oggetto ridotto a sagoma in primissimo piano e paesaggio di fondo.
Tra il 1985 e il 1995 diviene protagonista delle sue foto la natura, interpretata come trama geometrica alternativa. Dal 1996 Metzker si è dedicato totalmente alla fotografia di strada nella sua Philadelphia. Gli scatti sono molto differenti rispetto a quanto fatto in passato, essendo le immagini liriche, giocose, brillanti.