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Francini “Dirigenti comunali senza input e controllo e gli assessori portano in aula pratiche sbagliate”

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Francini “Dirigenti comunali senza input e controllo e gli assessori portano in aula pratiche sbagliate”
Francesco Francini

La prima domanda che sorge spontanea è se gli assessori facciano il loro dovere di indirizzo e controllo verso i ben retribuiti Dirigenti del Comune che, questa è l’impressione, senza il manico rischiano di commettere errori grossolani. Pensiamo poi ad un semplice cittadino che sbaglia nella compilazione di un bollettino o di una domanda.

Se gli va bene deve ricominciare tutto dall’inizio, quando va male gli tocca pagare una sanzione. Dringoli e la sua giunta devono avere pensato che per la politica questo non vale, ecco perché abbiamo abbandonato l’aula del Consiglio Comunale, qualche soldo risparmiato per i cittadini in mancati gettoni di presenza, qualche responsabilità in più su di un governo della città sempre più allo sbando. Sul Piano Triennale delle Opere Pubbliche, dopo i primi interventi si capisce subito che qualcosa non va.

Dai banchi dell’opposizione si fa notare almeno un errore nell’istruttoria della pratica che potrebbe comportare fraintendimenti nella sua applicazione fino a causare l’intervento degli organi di controllo, con conseguenti ricadute negative per la città e per i consiglieri stessi.

Dringoli, con un atteggiamento incomprensibile, prima accusa l’opposizione di fare sterile polemica invitandola ad andare a fare “dei seminari di aggiornamento” poi, dopo ben 6 ore di discussione ed una lunghissima pausa, ammette l’irregolarità della pratica bollandola però come semplice errore materiale. A questo punto sarebbe stato naturale il ritiro della pratica per poterla riportare corretta al prossimo consiglio, così però non è accaduto, tutto nel più assordante silenzio del Sindaco.