Frosinone, 21 ott. (Adnkronos) – Avevano pilotato, nel 2011, l’assegnazione di un appalto comunale dal valore di 10 milioni di euro, riguardante i lavori di adeguamento delle strade regionali 155 e 156 dei Monti Lepini, ad una ditta di Sora. Per sette persone è scattato l’avviso di garanzia per turbata libertà degli incanti e corruzione aggravata in concorso.
Le indagini di Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Giudiziaria, erano partite nell’aprile 2011, nell’immediatezza della conclusione della gara. Dalle informazioni acquisite dalle forze dell’ordine nel corso di una precedente indagine, sussistevano infatti già forti dubbi sulla regolarità del procedimento. E’ stato quindi accertato che il titolare dell’impresa edile si era avvalso della collaborazione di un amministratore locale, che aveva posizionato sul percorso del procedimento dei complici, reclutati tra personale amministrativo, appartenenti alla commissione di gara, mediatori d’affari, impiegati e liberi professionisti.
In particolare, tale amministratore aveva nominato un funzionario ad hoc ed esautorato un assessore dalle proprie competenze, per rimuovere ogni ostacolo alla manipolazione dell’appalto. Emergeva quindi in dettaglio, dalle perquisizioni, la costituzione di una società finanziaria di comodo per giustificare la corresponsione della tangente del 4% sull’intera opera. Accertato che il profitto finora ottenuto illecitamente ammontava a 225mila euro, il Gip ha disposto il sequestro preventivo a carico dell’impresa edile e del suo presidente.