Roma, 27 ott. (AdnKronos) – “Siamo molto preoccupati dalle notizie di stampa sul presunto conflitto interno tra presidente e amministratore delegato di Fsi, che apre scenari poco rassicuranti per tutti, a partire dai lavoratori”. A dichiararlo è il segretario nazionale dell’Ugl Trasporti-Attività ferroviarie, Umberto Nespoli, commentando l’annuncio, contenuto in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ del presidente delle Fs, Marcello Messori, di rimettere al cda tutte le deleghe, ad eccezione di quella per il controllo interno.
“Messori, rimettendo le deleghe, ha certamente posto una questione di fondo: qual è la direzione verso cui deve andare l’azienda? Domanda alla quale solo il governo può e deve dare risposte chiare e tempestive”, dice Messori. “Pertanto, come sindacato, chiediamo che si apra subito un confronto sulle prospettive di Ferrovie dello Stato Italiane alla luce della privatizzazione e degli scenari possibili, sia in Europa, dove a nostro avviso solo un’impresa solida e compatta può battere i concorrenti più forti, francesi e tedeschi, che in Italia, dove resta da colmare l’insopportabile divario infrastrutturale fra Nord e Sud”.
“In questi ultimi anni – aggiunge il sindacalista -, il contributo dei lavoratori è stato determinante per risanare l’azienda senza compromettere la qualità dei servizi forniti; è ora doveroso che il governo faccia chiarezza sul futuro delle ferrovie, nell’interesse innanzitutto dell’occupazione e della garanzia di un patrimonio nazionale indispensabile per il rilancio dell’economia italiana; non possiamo avere il sospetto che, con l’accelerazione delle privatizzazioni, si voglia regalare ai soliti noti una delle poche società pubbliche con i bilanci in attivo”.