Home Nazionale Fumo: uso guidato E-cig aiuta a smettere fumatori incalliti, studio Iss-Asl To

Fumo: uso guidato E-cig aiuta a smettere fumatori incalliti, studio Iss-Asl To

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Roma, 14 nov. (AdnKronos Salute) – Un fumatore su due può abbandonare la sigaretta tradizionale, con una significativa riduzione dei danni respiratori, grazie a un uso guidato della E-cig. È la conclusione di una ricerca dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità realizzata in collaborazione con il Centro antifumo dell’ospedale San Giovanni Bosco (Asl TO 2) di Torino, attraverso il monitoraggio dell’uso della sigaretta elettronica in 34 forti fumatori resistenti ad ogni tipo di intervento di cessazione al fumo.
“Per prendere decisioni sulla sigaretta elettronica studi come questi sono importanti e necessari perché consentono di comprendere i limiti e le opportunità offerte da questo strumento”, afferma Walter Ricciardi Commissario straordinario dell’Istituto superiore di sanità. “Questo studio mostra in particolare l’importanza di usare la sigaretta elettronica come strumento di disassuefazione in ambito sanitario. La sua efficacia, infatti, è legata al suo corretto uso che permette, nei forti fumatori, di assimilare la giusta quantità di nicotina per evitare nel paziente tossicità da eccesso o crisi di astinenza”, aggiunge.
Lo studio ha coinvolto 18 uomini e 16 donne, sui 40 anni d’eà, che consumavano circa 20 sigarette al giorno da almeno venti anni, reclutati al centro antifumo dell’ospedale San Giovanni Bosco. I partecipanti sono stati sottoposti ad accurate visite e alla misurazione del monossido di carbonio nell’espirato come marcatore dell’assorbimento dei prodotti di combustione della sigaretta. A tutti è stato proposto l’uso della sigaretta elettronica in sostituzione delle normali bionde. Ai partecipanti, quindi, è stato offerto un kit completo – con il device elettronico, i caricabatterie e una serie di liquidi contenenti nicotina, scelti dal fumatore in base alle sue preferenze sugli aromi – e sono stati formati sul corretto uso, spiegando come si assorbe nicotina dall’e-cig senza incorrere in crisi astinenziali o iperdosaggi.
“Già dopo il primo mese di studio – spiega Fabio Beatrice, direttore del Centro antifumo torinese – il 74% dei partecipanti utilizzava la sola sigaretta elettronica, un 18% fumava sia la sigaretta elettronica che tra 1 e 5 sigarette normali e solo un 8% dei partecipanti continuava a fumare le normali sigarette. Chiaramente i fumatori di elettronica e i fumatori misti presentavano un valore di monossido di carbonio nell’espirato significativamente più basso, raggiungendo i livelli cosiddetti normali (0,3-0,5%) presenti nella popolazione non fumatrice”.
“Con questo studio – spiega Roberta Pacifici direttore dell’Ossfad – abbiamo dimostrato inoltre che il metabolita plasmatico della nicotina, la cotinina, aveva concentrazioni simili a quelle di partenza nei tre gruppi, indicando che i fumatori di ‘elettronica’ erano capaci di assumere tutta la nicotina necessaria per evitare la crisi di astinenza. Dopo 4 mesi dall’inizio dello studio, un 50% dei partecipanti allo studio usava esclusivamente la sigaretta elettronica, un 24% si dichiarava fumatore misto e un 26% tornava ad essere fumatore di sole sigarette di tabacco. Tuttavia in questi ultimi due gruppi è presente una riduzione significativa del numero di sigarette quotidiane con una conseguente diminuzione significativa, anche nei fumatori puri, del monossido di carbonio nell’espirato e pertanto una significativa riduzione dell’indicatore di danno polmonare”.
Il prossimo passo dello studio, attualmente in preparazione, prevede la riduzione scalare della quantità di nicotina assunta, sotto la guida del personale sanitario, per arrivare a una riduzione significativa anche del danno al sistema cardiovascolare. “La sigaretta elettronica inserita in una specifica metodologia clinica, come alternativa ai mezzi tradizionali per smettere di fumare, permette di migliorare il supporto tecnico-sanitario per i fumatori più resistenti”, conclude Maurizio Dall’Acqua, direttore generale Asl To 2.