Bari, 11 ott. – (Adnkronos) – A protestare contro la direttiva sulle trascrizioni nel registro dello stato civile dei comuni dei matrimoni omosessuali contratti all’estero sono “alcuni sindaci parecchio noti ma ricordo che in Italia ci sono più di ottomila sindaci e se 10, 15 o 20 protestano, non è la protesta di tutti i sindaci”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, rispondendo a una domanda dei giornalisti, a margine del convegno in corso alla prima festa nazionale del Nuovo centrodestra in corso a Conversano, in provincia di Bari.
“I sindaci si arrabbiano perchè il ministro dell’Interno -ha continuato- ha fatto rispettare la legge. Chiunque abbia un minimo di onestà sa bene che in Italia non è possibile che persone dello stesso sesso si sposino e, quindi, non è neanche possibile che due persone dello stesso sesso che si sposano all’estero vengano trascritti nei registri dello stato civile italiano. Questo -ha affermato Alfano- non è un attacco all’autonomia dei sindaci, perchè esercitano la loro funzione come ufficiali del governo ma è solo far rispettare la legge. Quando la legge sarà cambiata i sindaci potranno pretendere, se sarà cambiata in quella direzione, che il ministro dell’Interno faccia rispettare un’altra legge. Fin quando non è cambiata io faccio applicare quella in vigore”.