Roma, 13 ott. – (Adnkronos) – “Siamo consapevoli che la discussione in Parlamento per il riconoscimento dei diritti civili nei confronti di persone non unite dal vincolo matrimoniale è un passaggio necessario per adeguare le norme del codice civile alle mutate esigenze, ma va innanzi tutto rispettata la Costituzione italiana laddove riconosce il vincolo matrimoniale solo alle unioni fra un uomo e una donna”. E’ quanto ha dichiarato il Presidente del Movimento cristiano lavoratori del Lazio, Giuseppe Ficini, esprimendo la viva preoccupazione del Movimento per le recenti prese di posizione del sindaco di Roma in merito al riconoscimento delle unioni civili tra persone conviventi e/o appartenenti allo stesso sesso.
“Ogni tipologia di convivenza diversa dal vincolo matrimoniale fra un uomo e una donna non può in alcun modo equipararsi al matrimonio statuito dall’art. 29 della Costituzione – ha continuato Ficini – Il riconoscimento, sia pure con una mera registrazione anagrafica, delle legittime esigenze di affettività, non può in nessun modo avere effetti legali per le unioni civili e, tantomeno, per quelle fra persone dello stesso sesso”.
“Il Mcl del Lazio, nel riaffermare l’assoluta contrarietà alle posizioni assunte dal sindaco Marino, ribadisce che l’esigenza di dare risposte chiare alle diverse situazioni di fatto potrà trovare nelle sedi parlamentari la giusta collocazione. Ogni altra presa di posizione si traduce inevitabilmente in un attacco alla famiglia fondata sul matrimonio”, ha concluso.