Roma, 20 ott. – (Adnkronos) – “Disperato per la sua notorietà in picchiata, e vivendo da sempre di immagine e ideologia, senza alcuna reale competenza e conoscenza di Roma e del funzionamento degli enti locali, che cosa si inventa l’astuto Marino? La classica battaglia ideologica per, perlomeno, far battere il cuore di quel popolo della sinistra che vive di queste cose. Ed allora ecco la boutade degli autografi senza alcun reale valore e la scelta di aprire un conflitto istituzionale del quale non si avvertiva assolutamente il bisogno”. A dirlo è Vincenzo Piso, deputato del Nuovo Centrodestra e membro dell’ufficio di presidenza del gruppo Ncd alla Camera.
“Mille potevano essere i modi – ha aggiunto Piso – attraverso cui perorare delle rivendicazioni che hanno dalla loro sicuramente alcune ragioni, ma il metodo scelto – sottolinea il deputato Ncd – è da irresponsabile e da chi non ha alcun senso delle istituzioni, specialmente in un momento di grave crisi come l’attuale”.
“La scelta di Marino – continua Piso – è stata quella della rottura come soluzione in sè, avendo come obiettivo non tanto la risoluzione dei problemi legati alla regolamentazione di diritti, e doveri, ma l’utilizzo degli stessi a fini promozionali. Un calcolo cinico – conclude – che non fa bene a nessuno e, men che meno, ai diritti che si intende promuovere. È sul campo dell’amministrazione che un Sindaco deve ricercare il consenso e non con sgangherate boutade”.