Home Nazionale Gaza, è un massacro: 127 morti, molti bambini. Hamas attacca Tel Aviv

Gaza, è un massacro: 127 morti, molti bambini. Hamas attacca Tel Aviv

0

(AdnKronos) – Lancio di razzi di Hamas su Tel Aviv. Le sirene di allarme risuonano nella città israeliana. La risposta arriva al quinto giorno di bombardamenti che finora hanno colpito un migliaio di obiettivi, facendo 127 i morti dell’offensiva israeliana contro Gaza. Uno dei razzi, riferisce una portavoce dell’esercito israeliano, è stato intercettato dal sistema di difesa missilistico Iron Dome. L’ala militare di Hamas, le Brigate Al Qassam, avevano preannunciato un attacco sulla città israeliana con i razzi J-80, di gittata maggiore rispetto a quelli finora impiegati.
Raid di Israele su Gaza. Nuovo attacco dell’aviazione israeliana sul quartiere di Sheikh Radwannel a Gaza City. Sei i morti, una decina i feriti. Su Facebook il figlio dell’ex premier denuncia che è stata colpita anche la casa della sorella dell’ex primo ministro di Hamas, Ismail Haniyeh e sono deceduti due suoi nipoti.
Colpito centro per disabili – Il responsabile dei servizi di emergenza, Ashraf al-Qedra, ha riferito che sette persone sono rimaste uccise in due distinti attacchi mirati nei pressi di una moschea nella parte occidentale di Gaza City e di una moschea a Jabaliya. Nel nord della Striscia è stato invece colpito un centro per disabili, provocando la morte di due ragazze e il ferimento grave di altre cinque persone. La decima vittima è un 17enne, ucciso in un raid contro la via principale di Gaza.
Tavolo su proposta cessate il fuoco. Domenica, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania discuteranno una proposta per il cessate il fuoco a Gaza. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico, William Hague, secondo quanto riporta l’emittente Al Arabiya. La discussione tra i ministri degli Esteri avverrà a Vienna, a margine dei colloqui per la questione nucleare iraniana.
Hamas: nessuna proposta concreta finora. Hamas non ha ancora ricevuto una “offerta concreta” per il cessate il fuoco con Israele. Lo ha detto il portavoce del movimento di resistenza islamico, Sami Abu-Zuhri, secondo quanto riportano i media israeliani. “Non stiamo elemosinando una tregua -ha aggiunto- se riceveremo una proposta seria, la esamineremo e daremo una risposta. Nel frattempo -ha concluso il portavoce di Hamas- le forze della resistenza continueranno a combattere l’occupazione”.
Hezbollah – I militanti palestinesi si stanno “coordinando” con i libanesi di Hezbollah contro Israele. Lo ha detto Osama Hamdan, dirigente di Hamas, in un’intervista al quotidiano libanese ‘Assafir’. “Il nemico è lo stesso e la tattica è la stessa. Per questo ci stiamo impegnando a scambiare le nostre conoscenze. Ci sono cooperazione e coordinamento costanti sul terreno”. Legami che “si fondano sullo scontro con i sionisti e sull’obiettivo della liberazione della Palestina”.
L’Egitto riapre il valico di Rafah – Nuovo monito del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi sulla crisi in corso a Gaza. Se non si troverà a breve una soluzione, ha detto il presidente, le violenze costeranno la perdita di altre “vite innocenti”. Al-Sisi ha quindi confermato di essere in contatto sia con Israele che con Hamas per trovare una soluzione al conflitto in corso. Intanto l’Egitto ha riaperto il valico di Rafah con la Striscia di Gaza per consentire l’evacuazione di feriti e l’ingresso nel territorio palestinese di personale medico. Il valico, che era stato aperto in via eccezione anche due giorni fa, è in genere tenuto chiuso dal Cairo a causa della fragile situazione di sicurezza nel Sinai, dove l’esercito egiziano si confronta con gli insorti islamici. Rafah è per Gaza l’unico collegamento con l’esterno che non passi per Israele.