Home Nazionale Gaza, Israele estende la tregua fino a mezzanotte. Oltre mille i morti palestinesi

Gaza, Israele estende la tregua fino a mezzanotte. Oltre mille i morti palestinesi

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(AdnKronos) – Israele ha esteso fino alla mezzanotte il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente Channel 2. La tregua umanitaria di 12 ore è scattata sabato mattina alle 8 (le 7 ora italiana). Il governo Netanyahu ha dato il via libera allo stop dell’operazione per permettere ai civili palestinesi di rifornirsi di cibo e alle organizzazioni internazionali di distribuire aiuti e medicine. Anche Hamas ha accettato il breve cessate il fuoco.
L’ultimo razzo contro Israele è arrivato sabato mattina pochi minuti dopo le otto ora locale, quando è iniziata la tregua. Precipitato nella regione di Eshkol, non ha causato danni. Altri lanci non sono stati da allora segnalati dai siti israeliani.
Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà per discutere della possibilità di prolungare fino al mattino di domenica il cessate il fuoco. Fonti citate da Haaretz sottolineano che durante il cessate il fuoco l’esercito israeliano continuerà le operazioni di distruzione dei tunnel di Hamas.
Il piano di Kerry per la tregua- Il gruppo islamico palestinese Hamas sarebbe incline ad accettare il piano per una tregua nella Striscia di Gaza messo a punto dal segretario di Stato Usa John Kerry. Lo ha riferito il quotidiano in arabo con sede a Londra Asharq al-Awsat. Secondo fonti autorevoli di Hamas, citate dal giornale, prima di dare il via libera alla proposta di Kerry, il movimento palestinese chiede tuttavia delle garanzie sulla fine del blocco a Gaza e sui tempi che eventualmente porterebbero alla sua revoca.
Il piano del Segretario di Stato si articola di due fasi. Nella prima, è prevista una tregua di una settimana a partire da domenica. In seguito all’entrata in vigore del cessate il fuoco, israeliani e palestinesi dovrebbero dare inizio ai negoziati sulle principali questioni economiche, politiche e di sicurezza riguardanti la Striscia di Gaza.
Il bilancio delle vittime – Sono oltre mille i morti palestinesi dall’inizio dell’offensiva militare israeliana contro la Striscia di Gaza. La tregua ha consentito alle squadre di soccorso della Striscia di estrarre finora dalle macerie degli edifici 81 corpi, che si aggiungono al bilancio di 926 morti dichiarato dalle autorità sanitarie di Gaza. Le persone ferite sono oltre 6mila.
Secondo l’Unicef tra le vittime vi sarebbero almeno 192 bambini. Oltre 160mila persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni hanno trovato rifugio nelle strutture dell’agenzia Onu per i profughi palestinesi.
Prima dell’entrata in vigore della tregua, 18 membri di una stessa famiglia palestinese sono stati uccisi quando un colpo di tank ha colpito una casa nel sud della Striscia di Gaza. Lo afferma il portavoce del ministero della Salute di Hamas, Ashraf al Qidra, citato sul sito Times of Israel.
E’ stato ucciso sabato prima delle 8 anche il 15enne Hossam Yassin, nipote dello sceicco Yassin, la guida spirituale di Hamas morto in un attacco israeliano nel marzo 2004. Lo ha riferito l’agenzia palestinese Maan, citando fonti mediche a Gaza.
E 2 soldati israeliani sono rimasti uccisi in combattimenti a Gaza venerdì notte, portando così a 37 il numero complessivo delle perdite nell’esercito. A quanto ha riferito un portavoce militare, vi sono anche tre soldati feriti gravemente, 13 con ferite medie e 19 feriti leggermente.
Diplomazia al lavoro – La breve finestra permetterà inoltre la prosecuzione degli sforzi diplomatici internazionali per un cessate il fuoco più lungo. Da Parigi, i leader della diplomazia internazionale chiedono il prolungamento della tregua umanitaria in vigore a Gaza. “Tutti noi ci appelliamo alle parti per un prolungamento del cessate il fuoco umanitario attualmente in vigore. Vogliamo anche tutti ottenere il più rapidamente possibile un cessate il fuoco durevole”, ha dichiarato il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, al termine di una riunione con il segretario di stato americano John Kerry, il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini e i colleghi di Qatar, Turchia, Regno Unito, Germania, oltre all’Alto rappresentante della politica estera della Ue, Catherine Ashton.
Manifestazione filopalestinese a Parigi – Le autorità francesi hanno mobilitato 1500 fra poliziotti e gendarmi a Parigi in vista della manifestazione filopalestinese convocata a Place de la Republique. Lo riferisce il sito di Le Figaro. La protesta è stata vietata, ma è probabile che molti manifestanti si presenteranno lo stesso all’appuntamento.
Proteste a Londra – Migliaia di persone sono scese in strada a Londra per manifestare a favore dei palestinesi davanti alla sede dell’ambasciata israeliana, chiedendo la fine del conflitto a Gaza. I manifestanti, al grido di “Palestina libera” e “Basta con l’assedio”, hanno sfilato per Kensington High Street, nella parte occidentale della capitale britannica”, fino al Parlamento.