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Gianni Rebecchi nuovo presidente di Assoviaggi Confesercenti

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Roma, 8 mag. (Labitalia) – Gianni Rebecchi è il nuovo presidente di Assoviaggi. Lo ha eletto all’unanimità l’assemblea dell’associazione aderente a Confesercenti, che si è riunita a Roma. Succede ad Amalio Guerra, che nel suo intervento da presidente uscente ha ribadito le richieste da presentare al governo, iniziando dalla necessità di uniformare le leggi regionali al codice del turismo, non solo recependolo, ma rendendolo applicativo. “Questo – ha precisato – creerebbe i presupposti per ridurre l’abusivismo che ormai ha generato un mal costume in tutta l’Italia, creando evasione fiscale e mancanza di tutela nei confronti dei clienti”.
“L’industria del turismo – ha sottolineato ancora Guerra – potrebbe essere il vero asse trainante dell’economia del Paese: oltre a crederci è necessario, affinché sia vero, fare di più per il settore. Il settore è drammaticamente al collasso: le imprese stanno morendo, si stima che vi sia stato un saldo negativo negli ultimi 3 anni, tra aperture e chiusure, di oltre 1.400 agenzie. Nel nostro settore – ha aggiunto – si sono accentuati in questo ultimo decennio tre principali problemi: la mancata capacità e sensibilità della politica istituzionale verso le necessità del turismo, l’avvento di internet e la crescita indiscriminata di chi produce turismo abusivamente tra i regolari abilitati”.
Secondo i dati del World Travel & Tourism Council, diffusi durante l’incontro da Assoviaggi, il contributo al prodotto interno lordo del comparto turistico italiano è pari a 64,8 miliardi di euro ossia il 4,2% del totale (che raggiunge il 10,3% se includiamo l’indiretto e l’indotto). L’Italia si posiziona al 68° posto per contributo diretto al Pil, con un peso superiore alla media europea, pari a 3,1%, e più in alto in graduatoria di Francia, Gran Bretagna e Germania (la Spagna è 46°). La spesa per vacanze rappresenta l’81,4% del contributo diretto al Pil e il restante 18,6% è dato dalla spesa per viaggi d’affari. Gli occupati nel comparto turistico rappresentano il 4,9% degli occupati totali e l’Italia si posiziona al 55° posto, anche in questo caso sopra la media europea, al di sotto della Gran Bretagna e della Spagna e sopra la Francia e la Germania. Per quanto riguarda gli investimenti, pari per il settore turistico al 3,2% del totale degli investimenti, l’Italia si posiziona 138esima quasi in fondo alla classifica.