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Giostra del Saracino: Donato Gallorini detto “Donatino”

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Giostra del Saracino: Donato Gallorini detto “Donatino”

Sfogliando l’Albo d’Oro della Giostra notiamo che i giostratori più titolati risultano essere con 15 vittorie Tripoli Torrini detto “Tripolino” primo con 15 successi seguito ad una lunghezza da Arturo Vannozzi e Donato Gallorini detto “Donatino” ed è proprio di quest’ultimo che vogliamo parlare oggi. Nasce ad Arezzo, anzi “all’Olmo”, il 5 aprile1910. Fa il suo esordio in Giostra il 7 agosto 1932 vestendo i colori di Porta Crucifera. Nella sua carriera difenderà i colori rosso verdi, a cui abbiamo appena accennato, e quelli giallo blu di Porta Santo Spirito. In sintesi giostrerà per i due quartieri che, all’epoca, erano acerrimi rivali. Rivalità che aveva le sue radici sia nell’Albo d’Oro, essendo i quartieri che si alternavano in testa ed anche nell’ambito sociale e politico con Porta Crucifera quartiere “popolano” e Santo Spirito abitato dalla “borghesia”. Il suo esordio coincide con quello di “Tripolino” con il quale farà coppia in Porta Crucifera sino al passaggio a Santo Spirito del 1936. Qui, a distanza , di oltre 20 anni ritroverà l’antico compagno con il quale difenderà i colori della colombina in otto giostre ottenendo 4 vittorie. Saranno loro, assieme ad Arturo Vannozzi, gli autentici mattatori di quei primi decenni. Donatino parteciperà in totale a 45 giostre riportando, come detto, 14 vittorie. L’ultima affermazione in Piazza grande è datata 1967. Corre in coppia con Paolo Giusti per i colori della colombina. Terzi all’estrazione preceduti da Porta del Foro e Porta Sant’Andrea e seguiti dagli antagonisti di sempre di Porta Crucifera.

Dopo la prima tornata Porta del Foro e Santo Spirito guidano con 4 punti davanti a Sant’Andrea con tre e Colcitrone con 1 solo punto all’attivo. Nelle seconde carriere i primi due quartieri invertono i punteggi totalizzando entrambi 7 punti. Donatino parte e marca 4 punti. A questo punto solo un miracolo quale la rottura della lancia dopo aver marcato almeno un 4 può dare la vittoria a Porta Crucifera ma il giostratore rossoverde marca solo 3 punti. E’ la 14^ vittoria di Donatino che ha 57 anni compiuti. Giostrerà ancora sino al 1970 quando, nella sua ultima apparizione in Piazza Grande, difende i colori di Porta Crucifera. Già nel 1969 i rossoverdi avevano ricostituito la coppia Donatino – Tripolino ma il risultato non fu quello atteso. Solo 5 i punti totalizzati dal quartiere e vittoria ancora una volta ai rivali di sempre. Ma l’anno successivo le cose vanno, se possibile, anche peggio.

Durante le prove Tripolino subisce un infortunio che lo costringe al ritiro. Al suo posto i dirigenti di Colcitrone chiamano Assuero Favi. L’estrazione delle carriere sorride a Porta Crucifera ultima e con la possibilità di fare la propria gara sui punteggi degli altri. Le prime carriere vedono marcare 4 punti tutti i quartieri tranne, per l’appunto, proprio i rossoverdi. Favi totalizza solo 1 punto decretando di fatto l’esclusione di Porta Crucifera dalla lotta per la vittoria. Nella seconda serie di carriere Formica marca tre punti ma perde la lancia e quindi sul tabellone appare lo zero. Zama per Porta Sant’Andrea emula Franco Ricci e porta il suo quartiere ad otto punti. Porta del Foro non va oltre il tre. Donatino pennella la sua ultima carriera e la lancia si ferma sul 5. Ed è con questo centro che da l’addio alla Giostra.

Donatino ha 60 anni. Un record di longevità destinato a durare ancora a lungo se non ad essere imbattuto. Come vedremo anche in altre occasioni, quelli sono anche gli anni in cui non era difficile vedere un cavaliere partecipare alla giostra del Saracino e poi spostarsi di pochi chilometri e montare a pelo al palio di Siena. Due gare che più diverse non possono essere eppure la partecipazione e, la vittoria, ad entrambe era abbastanza frequente. Tra questi figura, e non poteva essere diversamente, Donatino. A Siena corre 9 volte. Esordisce nel 1934 nel Valdimontone , il suo ultimo Palio lo correrà nel 1946 montando Impero per la contrada della Torre. Detto anche “l’Ardito” non riuscirà a riportare vittorie nelle corse effettuate. Donato Gallorini muore ad Arezzo il 05 novembre 2003. L’anno prima, invitato alla cena della 24^ vittoria di Porta Santo Spirito, fu sopraffatto dalla commozione quando molti quartieristi della colombina si misero in fila per fargli autografare il fazzoletto con i colori giallo blu.

Marco Rosati