Home Nazionale Governo: cambi ‘one to one’ e staff piu’ robusto per il passo da mille giorni

Governo: cambi ‘one to one’ e staff piu’ robusto per il passo da mille giorni

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Roma, 26 set. (Adnkronos) – “L’orizzonte è quello dei mille giorni”. La risposta contro cui, dalle parti di palazzo Chigi, si infrange la curiosità di sapere cosa ha in mente Matteo Renzi per la squadra di governo è sempre la stessa, un mantra. Il premier, è la sostanza dal ragionamento, ha un passo da legislatura, un disegno di respiro lungo. Un tema, quindi, come quello di un eventuale rimpasto non agita le sue notti.
Lo stesso premier ne aveva parlato un mese fa: “Un ministro lascerà il governo il 25 o 26 ottobre, dopo il voto del Parlamento europeo. Da un paio di giorni prima cominceremo a pensarci”. Il nodo è sempre quello del trasloco di Federica Mogherini, neo lady Pesc, alla Commissione europea e della sua sostituzione. Sino ad oggi (e difficilmente sarà diverso da qui a fine ottobre, a meno che Renzi non riservi colpi di scena) si è parlato di tutto, di un valzer di poltrone con Angelino Alfano, Graziano Delrio e Roberta Pinotti tra i protagonisti. Ma con più probabilità quello che ha in mente Renzi è un cambio ‘one to one’.
Non, insomma, un rimaneggiamento della squadra che tra l’altro farebbe perdere colpi all’azione di governo in un momento tra l’altro delicatissimo, quello della chiusura del Def e della legge di stabilità. In quest’ottica resta sempre probabile l’ipotesi di promuovere il vice ministro Lapo Pistelli. Anche se il tam tam non si arresta, coinvolgendo nomi come Enrico Letta e Marta Dassù. Entrambe di recente ricevuti al Quirinale. La logica del ‘one to one’ vale a maggior ragione per gli altri posti attualmente vacanti al governo: i sottosegretari all’Istruzione e all’Economia.

Nel primo caso il posto dovrebbe andare a Davide Faraone, ex responsabile welfare della segreteria Pd. Nel secondo si parla di Fabio Melilli, componente della commissione Bilancio della Camera, segretario Pd del Lazio ed ex Anci. Nella logica di rafforzare l’azione dell’esecutivo rientrano anche le scelte che riguardano il team del premier. E’ fresco il via libera (a titolo gratuito) alla squadra economica: Alessandro Santoro, Marco Fortis, Roberto Perotti, Giampiero Gallo, Yoram Gutgeld.
Mentre un aspetto su cui spinge molto il premier è quello dell’innovazione, di cui si occupa il consulente Paolo Barberis. Ruolo diverso avrà invece Riccardo Luna, il digital champion, una figura introdotta dall’Ue come referente digitale per cittadini e imprese e di contatto con l’Europa. In grande considerazione è poi tenuto a palazzo Chigi il lavoro dell’Agid (Agenzia digitale) guidata da Alessandra Poggiani che conta, tra l’altro, su Stefano Quintarelli.
Le altre novità sono tutte nello staff del premier, che proprio in questi giorni si va a strutturare (con tanto di lavori di adeguamento degli uffici al primo piano di palazzo Chigi) con alcune nuove figure: Franco Bellacci, ex segretario particolare di Renzi sindaco; Pilade Cantini e sua moglie Elena Ulivieri, che dovrebbero occuparsi del web e delle mail dei cittadini; Giovanni Palumbo, ex dirigente di palazzo Vecchio che sarà capo segreteria. Nel web team di palazzo Chigi, infine, dovrebbero arrivare anche Francesco Nicodemo e Roberta Maggio.