Roma, 16 set. (Adnkronos) – Dal ‘glamour’ ciclamino al più ‘serioso’ bordeaux. Sempre attento al suo look, Matteo Renzi trova anche il tempo per un cambio di cravatta durante la spola tra Camera e Senato per presentazione al Parlamento del programma dei ‘Mille giorni’. In mattinata, a Montecitorio, il premier si è presentato in Aula, con l’immancabile camicia bianca, in completo blu e stringate nere, stile Obama, indossando una cravatta lucida, dai toni lilla, tendente al viola. Una nuance molto amata dagli inglesi, specialmente i giovani brokers della City, ma anche da capi di governo e leader di partito, come Tony Blair (spesso in ‘viola Samantha’, il colore preferito dalla moglie nei giorni di transizione) e David Cameron.
Poi, quando nel pomeriggio si è spostato a palazzo Madama, il presidente del Consiglio ha sfoggiato una cravatta dai colori diversi: vinaccia e cangiante, sempre di taglio stretto, secondo la moda del momento, ma poco british. In serata, nuovo cambio di stile. Alla segretaria del Pd, mentre sono ancora in corso le votazioni del Parlamento in seduta comune sulle nomine per Consulta e Csm, Renzi è tornato casual, scravattato, con camicia immacolata e maniche arrotolate.
La sfida politica del leader Dem, dunque, passa anche dal look, consapevole che l’abbigliamento e gli accessori, in particolare, fanno la differenze, perchè sono uno dei pochi strumenti di instant messaging politico. E così, dopo il doppiopetto da ‘cummenda’ di Silvio Berlusconi, il loden di Mario Monti, il cashmire di Fausto Bertinotti e la canottiera di Umberto Bossi, le cravatte ‘cangianti’ dal nero al blu al rosso al lilla, fanno ingresso a tutti gli effetti nel guardaroba dei politici. Un accessorio, le ties, molto curato in Gran Bretagna: dalle cravatte rosse (colore dei Laburisti) all’azzurro Tory (Conservatori) a quelle giallo-oro, simbolo LibDem.