Roma, 6 nov. (AdnKronos) – E’ ancora braccio di ferro tra il premier Matteo Renzi e la Cgil di Susanna Camusso sul fronte del lavoro. Anche oggi un nuovo round sull’onda delle parole del premier durante la sua visita all’Alcatel, sul tempo e i giovani, temi, questi, particolarmente seguiti dal sindacato che ne ha fatto uno degli slogan più riusciti e più esemplificativi della lotta alla precarietà. Uno slogan che di fatto il premier avrebbe ‘scippato’ alla confederazione di Corso d’Italia.
“Abbandoniamo i piagnistei che non portano da nessuna parte”, aveva ribadito Renzi ad una platea di studenti, aggiungendo: “Certo se avessimo investito di più vent’anni fa nella digitalizzazione del Paese oggi saremmo più avanti. Ma se, se, se, non porta a niente perchè il nostro tempo è adesso e il miglior momento per piantare un albero era sì vent’anni fa ma il secondo momento è adesso”.
Immediata la reazione della Cgil che, con l’hastag #Doveravamo, replica via tweet con un video del leader Susanna Camusso del 2011 rivolto ai giovani precari e alle loro lotte che si apre con la citazione di Paul Nizard e la sua celebre frase: “avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita”. E “mai come ora questa frase e’ ferita. Un ferita come l’infelicità dei giovani che dicono il nostro tempo è adesso che non è più esistenziale ma collettiva e sociale….Cosi’ vi sottraggono l’età adulta ovvero l’autonomia perchè non c’è autonomia senza lavoro, non c’è lavoro senza diritti…Il tempo è adesso”.