Roma, 24 set. (Adnkronos) – “Renzi avrà tutti i difetti del mondo, ma ci sta provando davvero a fare le riforme indispensabili, di cui le prime due sono il lavoro e la giustizia. Quindi, premesso che i giornali possono e devono scrivere ciò che ritengono giusto, sinceramente non capisco in questo caso dove voglia andare a parare il ‘Corriere della sera’”. Lo dice all’Adnkronos il vice presidente vicario dei senatori di Scelta civica, Alessandro Maran, commentando l’editoriale odierno del direttore Ferruccio de Bortoli.
“Ma ci si rende conto -prosegue- che il capitale maggiore di un Paese è la fiducia di cui può godere sui mercati internazionali? Ebbene, l’Italia, e anche alcuni suoi organi di informazione, hanno osannato e poi abbattuto personalità come Monti, come Letta. Ora si vorrebbe fare la stessa cosa con Renzi? Per cosa? Quale sarebbe la prospettiva? Chi ha a cuore le possibilità di riformare dalle fondamenta il Paese non può che sostenere lo sforzo di Matteo Renzi”.
“D’altronde -sottolinea Maran- tutti i governi che lo hanno immediatamente preceduto avevano alcune caratteristiche: erano di coalizione, dovevano rispettare i vincoli europei e il principio dei conti in ordine e avevano come ministri chiave dei tecnici. Questo vorrà significare qualcosa… La verità è che oggi i vincoli economici sono l’equivalente di quel che nel dopoguerra erano i vincoli militari. Bisogna rendersene conto”. Quanto poi al riferimento ail'”odore di massoneria” citato da de Bortoli, Maran conclude: “Non ho idea di cosa voglia dire. Bisognerebbe sapere cosa vuol fare il ‘Corriere’. Certo, in questi anni, i giornali non hanno affatto contribuito a preservare il capitale di fiducia indispensabile al Paese”.