Home Nazionale Hamas e rischio scontri Gaza, domani direttore Aise riferisce a Copasir

Hamas e rischio scontri Gaza, domani direttore Aise riferisce a Copasir

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Roma, 1 lug. (Adnkronos) – Hamas e la Jihad islamica. L’offensiva israeliana su Gaza e il rischio che la Cisgiordania ripiombi nell’inferno degli scontri. Sale la tensione in Medio Oriente dopo il ritrovamento dei cadaveri dei tre ragazzi israeliani -Eyal Yifrah (19 anni) Gilad Shaar (16) e Naftali Fraenkel (16)- rapiti 19 giorni fa e ritrovati morti nei pressi del villaggio di Halhul, vicino Hebron. Un’escalation che minaccia la pace, e rischia di vanificare l’intesa tra Olp e Hamas e la creazione di un governo unitario in Palestina.
Saranno questi punti, insieme all’emergenza immigrazione -spiegano all’Adnkronos fonti qualificate del Copasir- i temi prioritari su cui riferirà domani il generale Alberto Manenti, direttore dell’Aise (Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna), nella sua audizione in programma alle 8,30 al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Nel suo confronto con il Comitato presieduto da Giacono Stucchi, il generale Manenti -nominato al vertice di Forte Braschi il 18 aprile scorso- analizzerà anche gli scenari di rischio per la sicurezza dopo l’editto con cui l’Isil, lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante, ha annunciato la nascita del califfato jihadista nell’Iraq settentrionale e in Siria, e la levata di scudi da parte dei ribelli siriani. Sotto osservazione dell’Intelligence, in particolare, il tentativo del gruppo estremista sunnita di ‘scavalcare’ Al Qaeda nella regione, come rappresentante della jihad globale, utilizzando metodi ben più cruenti.
Manenti analizzerà anche altri scenari ‘caldi’ a livello internazionale, dalla Libia alla Nigeria, mettendo in evidenza il ruolo e i compiti del nostro Comparto Intelligence nella prevenzione e contrasto della minaccia asimmetrica globale.
In particolare, il direttore dell’Aise passerà in rassegna la situazione in Iraq, con un focus particolare per Tikrit, la città chiave a Nord di Baghdad conquistata tre settimane fa dai miliziani qaedisti.
Sul fronte interno, invece, al capo degli 007 di Forte Braschi sarà chiesto in particolare di tracciare un punto situazione sui continui sbarchi di migranti e un’analisi sulla previsione -avanzata da più parti e rimbalzata in queste ore come ipotesi possibile- di arrivare a 100mila immigrati sbarcati sulle nostre coste entro fine anno, il doppio del record storico dei 51mila, raggiunto nel 2011.