«Non ho mai amato Icastica e questo conta poco, ma che nella Città di Petrarca e Guido Monaco, nella Provincia di Michelangelo e Piero della Francesca la cultura si esprima con l’esposizione di una pecora morta è davvero una scelta che fa scandalo. La cultura contemporanea è tante cose, ma esiste una sensibilità diffusa che va rispettata e un animale morto messo dentro una teca è uno spettacolo vergognoso che credo debba essere risparmiato. In un tempo di ristrettezze economiche e di grande crisi delle risorse per la cultura spetta alla politica fare scelte che possano essere un volano di sviluppo in sintonia con le vocazioni naturali del territorio. Cosa significhi fare di Arezzo un macabro e necrofilo laboratorio è un mistero che davvero ha dell’incredibile. Credo che l’assessore Macrì debba pensarci bene e debba risparmiare a questa città il primato di uno spettacolo di cattivo gusto che se anche è arte (e faccio fatica a crederci)  rappresenta un modo di fare arte da rifiutare e non incoraggiare».

Così Lucia Tanti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio provinciale