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Il 13 marzo ‘Porte aperte’ a nefrologia in occasione della giornata mondiale del rene

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Il 13 marzo ‘Porte aperte’ a nefrologia in occasione della giornata mondiale del rene

AREZZO – "Giornata mondiale del rene: porte aperte della Nefrologia agli aretini". Con questa iniziativa il direttore della Unità Operativa di Nefrologia del San Donato, Ennio Duranti, vuole qualificare e valorizzare l’annuale appuntamento voluto dall’Oms per tenere alta all’attenzione e la conoscenza dei cittadini attorno alla salute del rene, alla sua importanza e alle cure a cui può essere sottoposto questo organo quando si ammala.
Per questo dalle 9,00 del mattino alle 18,00 di giovedì prossimo, 13 marzo, il reparto avrà le porte aperte e tutti i cittadini saranno accolti, riceveranno depliants informativi sulle malattie renali, potranno fare un veloce e gratuito esame delle urine oltre alla misurazione della Pressione Arteriosa. Nel reparto al San Donato sarà presente anche una delegazione dell'Aned (l'associazione degli emodializzati) che risponderà a qualunque domanda anche di tipo burocratico, procedurale o legale. L’associazione illustrerà anche l’attività del gruppo di “autoaiuto”, strumento di grande importanza per il sostegno dei nuovi ammalati e dei loro familiari.

UNO SU DIECI HA UNA MALATTIA RENALE

“Il rene – spiega Ennio Duranti – ha una funzione vitale e quando non funziona bene la qualità della vita decade rapidamente. L'insufficienza renale è una patologia cronica sempre più diffusa, che spesso complica il decorso o può essere la conseguenza di altre malattie come l’ipertensione arteriosa, il diabete e le malattie cardiovascolari. In provincia di Arezzo sono quasi 35.000 le persone portatrici di una malattia renale più o meno avanzata.
Un cittadino su dieci è ammalato di reni. Di questi molti non ne sono consapevoli: chi soffre di insufficienza renale, nelle fasi iniziali, può non accorgersi della malattia fino al punto in cui la funzione dei reni non si interrompe. a quel punto è necessario sottoporsi a terapie come la dialisi o il trapianto di rene.”

Riconoscere precocemente una malattia renale e iniziare le cure appropriate, può evitare o rallentare la progressiva perdita della funzionalità dei reni.
“La cura di tutte le malattie croniche – spiega il direttore della unità Operativa di Nefrologia e Dialisi della Asl8 – si basa sul rapporto fra la persona ammalata, il medico di famiglia e il medico specialista; chi soffre di insufficienza renale può collaborare alla gestione della sua malattia se la conosce e se è consapevole dell'importanza dei consigli e delle cure che vengono proposti dal medico di famiglia e dallo specialista nefrologo. Poiché molte delle persone ammalate di reni sono anche diabetiche, cardiopatiche o portatrici di altre complicazioni, l’intervento non può più essere fatto solo dallo specialista neurologo – afferma ancora Duranti – ma l’intervento dovrà e deve essere corale e multispecialistico; e quindi il nefrologo ed il cardiologo, il nefrologo ed il diabetologo o meglio ancora la Nefrologia, la Diabetologia e la Cardiologia devono lavorare insieme per curare questi pazienti con patologie multiple, destinate nel tempo ad aumentare sempre più. Le malattie renali sono considerate tra le maggiori cause di mortalità al mondo”.

E vediamo quali sono le strutture e la loro attività in numeri.
Il reparto di Nefrologia di Arezzo registra 400 ricoveri all'anno per patologie renali acute non trattabili ambulatoriamente.
A sua volta la Nefrologia ambulatoriale prende in carico 400 nuovi pazienti all’anno nelle 5 zone; a questi si aggiungono 5.000 visite all’anno per pazienti affetti da malattie renali croniche.
Cento i pazienti seguiti che hanno avuto un trapianto di rene, con 500 controlli annui.
Quasi 250 i pazienti sottoposti ad emodialisi; 20 a dialisi peritoneale. Ad Arezzo anche il primo emodializzato italiano che si cura autonomamente al proprio domicilio, riconquistando così una qualità di vita di grande livello.
La dialisi peritoneale è un tipo di trattamento che il paziente svolge a domicilio da solo o con l'aiuto di un partner.
E per andare incontro ai bisogni dei cittadini, spesso lavoratori, sottoposti a emodialisi, la nefrologia svolge anche attività serale (lunedì, mercoledì e venerdì dalle 18.00 alle 23.00).

DIALIZZANTI IN VACANZA
Anche per l'estate 2014 la Regione finanzia il progetto 'Dialisi vacanze', che consente ai pazienti nefropatici cronici che vivono in Toscana, nelle altre regioni e anche all'estero, di andare tranquillamente in vacanza, con la sicurezza di trovare il servizio di dialisi nelle località di villeggiatura toscane.
La persona in trattamento spesso è obbligata a restare nel luogo di residenza abituale per le sedute di dialisi, senza potersi spostare per vacanza o per altre necessità, se prima non viene fatta una programmazione del viaggio, con la messa in rete dei vari Centri dialisi.
La Toscana fin dagli inizi degli anni 2000 ha incentivato le aziende sanitarie a organizzare progetti mirati a garantire l'attività di dialisi ai cittadini toscani, italiani e ai turisti stranieri nei luoghi di villeggiatura della nostra regione, come pure fuori regione e all'estero. Ogni anno usufruiscono del servizio "Dialisi vacanze" circa 600 persone. Il servizio coinvolge soprattutto le aziende sanitarie della costa: Viareggio, Livorno, Grosseto e Massa Carrara.