Home Nazionale Il protocollo Legambiente-Assohotel Confesercenti tutela la natura e le economie locali

Il protocollo Legambiente-Assohotel Confesercenti tutela la natura e le economie locali

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Roma, 23 mag. – (Adnkronos) Raccolta differenziata, risparmio idrico ed energetico, ma anche abolizione delle monodosi (come quelle di marmellate, burro e miele per la prima colazione), preferendo i prodotti sfusi, e dei kit di cortesia (quelli che si trovano nei bagni), sostituendoli con i dispenser, e integrazione dei prodotti per le pulizie tradizionali con prodotti ecologici o meccanici come microfibra, vapore e detersivi con certificazione ecologica. Sono alcune delle misure che gli alberghi si impegnano ad osservare aderendo al protocollo che Legambiente ha rinnovato anche quest’anno con Assohotel-Confesercenti.
“Negli alberghi aderenti si risparmia energia e acqua, si producono meno rifiuti ma soprattutto si produce più qualità: qualità dei prodotti e dell’alimentazione, perché si sceglie il biologico e il km zero, qualità della vita e del servizio offerto ai clienti”, dichiara all’Adnkronos Rossella Muroni, direttrice generale di Legambiente. L’etichetta ecologica di Legambiente legata al turismo esiste da quasi 20 anni, ma “nel tempo la sensibilità è cresciuta, anche se gli ultimi 8 anni di crisi non hanno aiutato”.
Eppure, un percorso di sostenibilità negli alberghi può rappresentare una valida risposta alla crisi perché procede nella direzione di un’offerta turistica di qualità, legata alla valorizzazione ambientale, sempre più richiesta dai turisti. “Il riscontro continua ad essere positivo con numeri in crescita – aggiunge Muroni – le defezioni avute sono quelle di strutture che hanno dovuto chiudere. Quello su cui dobbiamo lavorare è la divulgazione tra le aziende e tra i cittadini italiani, chiedendo loro di scegliere, quando vanno in vacanza, questo tipo di strutture perché così si aiuta l’ambiente e si sostiene un’economia di qualità”. Da parte sua, l’imprenditore si pone così “sul mercato del futuro, fatto di qualità ambientale, su tutti i fronti: sul fronte della produzione energetica, sul fronte dei consumi e sul fronte del turismo. A livello internazionale – continua Muroni – si stanno facendo delle scelte importanti, purtroppo l’Italia arranca nonostante abbiamo bellezze naturali e beni culturali che il mondo ci invidia. Ma sul fronte delle scelte politiche siamo ancora al palo”.
Gli imprenditori possono però fare degli accordi volontari che li portino di fatto in Europa e nel mondo. “Speriamo che prima o poi anche la politica e il governo si rendano conto che la qualità ambientale paga anche sul fronte del turismo”, conclude. Il protocollo permette non solo di tutelare l’ambiente, ma anche di valorizzare le economie locali perché tra le azioni obbligatorie c’è l’inserimento di prodotti biologici, a km zero e artigianali, diffondendo la conoscenza delle aziende e la valorizzazione delle specificità gastronomiche del territorio offrendo almeno 2 volte a settimana piatti realizzati con prodotti tipici locali, comunicandolo sul menù.
Una struttura che osserva il Protocollo (400 quelle aderenti associate ad Assohotel-Confesercenti) si riconosce perché esibisce l’etichetta ecologica di Legambiente “TurismoBellezzaNatura”.