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Immigrati: Centro Astalli, Italia non rinunci a Mare Nostrum

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Roma, 16 ott. (Adnkronos) – Frontex risponderà solo parzialmente alle reali e attuali esigenze di ricerca e soccorso in mare al fine di salvare vite umane. Il Centro Astalli, organismo dei gesuiti per i rifugiati esprime così, in una nota, “preoccupazione rispetto alle informazioni diffuse durante la conferenza stampa di oggi a Roma, in cui è stata ufficialmente presentata l’operazione Triton gestita dall’Agenzia Frontex” e chiede, quindi, “al governo italiano di non porre fine all’operazione Mare nostrum”.
L’operazione Triton, in base alle informazioni fino ad ora disponibili, “avrebbe un campo d’azione molto più ristretto e limitato alle zone adiacenti alle acque territoriali italiane rispetto a Mare Nostrum che soccorre i migranti anche in acque internazionali”.
Il Centro Astalli – prosegue – “insieme all’Unhcr e ai principali enti di tutela, nelle ultime settimane ha più volte auspicato che l’operazione Mare nostrum divenisse un’operazione europea per consentire un intervento più efficace di salvataggio dei migranti forzati”.
Le parole di Matteo Renzi all’Onu, lo scorso 26 settembre, andavano in questa stessa direzione: “Non possiamo gestire un fenomeno globale solo a livello nazionale. E’ doverosa una risposta da parte di tutti a questa sfida, anche dell’Unione Europea”.
Rinunciare a Mare Nostrum “sarebbe un arretramento sul piano dei diritti. Per motivi economici si accetterebbe il rischio di perdere vite umane in mare”, afferma padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli.
“Chiediamo ancora una volta che sia garantito l’accesso sicuro in Europa per quanti fuggono da guerre e persecuzioni. Chiediamo con forza che vengano creati canali umanitari sicuri che diano ai migranti alternative legali concrete ai trafficanti”, conclude.