Lampedusa, 4 ott. – (Adnkronos) – “Sa qual è la cosa più assurda? Che io non avevo ancora neppure firmato il contratto per l’incarico di coordinatore del centro di accoglienza di Lampedusa. Ero stato indicato a gestire il centro non perché il fratello del ministro Alfano è mio genero ma per le mie competenze. Ma per evitare ogni strumentalizzazione e polemica preferisco lasciare l’incarico prima ancora di iniziare quest’esperienza. Lo ha detto all’Adnkronos Lorenzo Montana, che era stato indicato come coordinatore del centro di accoglienza di Lampedusa, che riaprirà a breve i battenti, per conto della Confederazione delle Misericordie.
Ma dopo le polemiche per la sua ‘parentela’ con il ministro Alfano ha preferito rinunciare all’incarico. “Ero stato indicato dalla Misericordie per verificare se potevo ricoprire questo incarico. E’ un ruolo molto importante. Ribadisco, non sono stato indicato da Alfano, non ho nessuna parentela diretta. Noi con la politica non abbiamo niente a che fare, noi lavoriamo con i migranti. Non avevo ancora firmato alcun contratto. Sono qui a Lampedusa da appena 72 ore. Vorrà dire che continuerò a fare il pensionato”.
E aggiunge: “Lo avrei fatto con tutto il cuore, ricordo a tutti che Misericordie vuol dire donare il cuore. Dalla Confederazione erano soddisfatti di me. Ma dopo le polemiche di queste ore ho preferito lasciare prima ancora di iniziare”. Alla domanda se ha provato imbarazzo per la parentela acquisita con il ministro Alfano, risponde: “Imbarazzo per cosa, scusi? Intanto il ministro non è un mio parente, ma suo fratello ha sposato mia figlia. E poi, ribadisco per l’ennesima volta, non sono stato indicato da Alfano”.