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Immigrati: Terres de Hommes, assicurare corridoi umanitari

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Roma, 2 ott. (Adnkronos) – A un anno dai naufragi di Lampedusa Terres de Hommes, organizzazione umanitaria che si occupa di gestire l’emergenza degli sfollati, chiede maggiori tutele agli organi internazionali. “Il miglior modo per onorare queste e le altre migliaia di profughi inghiottiti dal mare in questi anni è assicurare dei corridori umanitari per i migranti, fornendo così un’alternativa legale alla mafia dei trafficanti, il resto sono solo parole”, dice Federica Giannotta, responsabile advocacy e programmi Italia di Terre des Hommes. “Noi eravamo lì in quei dolorosissimi giorni, impegnati a svolgere un compito estremamente delicato che non avremmo mai voluto dover affrontare”.
“Se Eritrei, Siriani, Somali, Palestinesi e gli altri popoli in fuga da guerra e persecuzioni potessero fare richiesta di ingresso tramite le ambasciate dei paesi europei – osserva Giannotta – non dovrebbero rischiare la vita in mare o nei Paesi di transito e i nostri governi potrebbero risparmiare vite e risorse”. “Scardinare il meccanismo perverso che favorisce il traffico di esseri umani vuol dire togliere liquidità alle reti criminali che ne traggono enormi profitti, e ridurre i conseguenti effetti negativi sull’economia italiana e internazionale”, rilancia Raffaele Salinari, presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes.
Attualmente Terre des Hommes opera con il progetto Faro nel centro di prima accoglienza per minori non accompagnati, Papa Francesco di Priolo Gargallo (Siracusa), per dare loro assistenza e sostegno psicologico, attraverso colloqui, attività psicosociali e ludiche. Il progetto rientra nella Campagna “Destination Unknown” della federazione internazionale Terre des Hommes per la protezione dei bambini migranti (children on the move) nel mondo in fuga da guerre, povertà e violenze, che secondo i dati più recenti sono quasi 35 milioni.