Home Nazionale In vacanza con coupon? Si risparmia ma occhio a ‘condizioni’

In vacanza con coupon? Si risparmia ma occhio a ‘condizioni’

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Roma, 10 lug. (Labitalia) – “Il social shopping ha democratizzato il modo di viaggiare dei consumatori, quasi quanto l’arrivo delle compagnie low cost nel mercato del trasporto aereo: risparmiare è possibile, ma a patto che non si mandi in vacanza il buon senso”. E’ quanto dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione nazionale consumatori, commentando la ‘moda’ di acquistare un pacchetto vacanze sui siti di social shopping.
“Non solo hi tech, abbigliamento e servizi estetici, la nuova frontiera dell’e-couponing è l’acquisto di una gita fuori porta, di un weekend in una Capitale europea e in alcuni casi anche di veri e propri pacchetti tutto-compreso in resort estivi”, afferma Dona, che sull’argomento ha scritto, con la psicologa Paola Vinciguerra, un libro dal titolo ‘Aggiungi al carrello. Shopping on-line: sopravvivere agli inganni e alle dipendenze del web’ (Minerva Edizioni)’.
“Il fenomeno è talmente diffuso che anche molti portali turistici tradizionali hanno iniziato a copiare i ‘colleghi’ del social shopping, mandando agli utenti degli ‘alert’ quotidiani per avvertirli delle offerte più convenienti. Non si può demonizzare un fenomeno che non è solo un figlio della crisi, ma una strada ormai battuta verso un’innovazione che può anche dare una boccata d’ossigeno al settore (oltre che ai consumatori)”, ammette.
“Tuttavia – prosegue Dona – per evitare brutte sorprese, prima di acquistare su un gruppo d’acquisto online, è meglio leggere con attenzione le condizioni dell’offerta, controllando la scadenza e il periodo in cui il coupon si può utilizzare: è difficile che con un servizio del genere riusciate a partire la settimana di Ferragosto e, se non avete ferie flessibili, meglio lasciar perdere. E’ consigliabile, poi, contattare la struttura alberghiera offerta e confrontare sul web i commenti di altri turisti che ci sono stati”.
“E’ sempre bene -aggiunge Massimiliano Dona- controllare le condizioni contrattuali, considerando anche gli extra che, in alcuni casi, possono costare cifre non trascurabili. Se, invece, partite e purtroppo la vacanza si rivela al di sotto delle aspettative presentate dal coupon, avete 10 giorni lavorativi dal rientro per formalizzare un reclamo con richiesta di rimborso a mezzo lettera raccomandata A.R. indirizzata al sito di shopping online e per conoscenza all’Unione nazionale consumatori”.
“Ricordate in ogni caso di conservare il catalogo e la documentazione di viaggio e di scattare qualche foto del disservizio riscontrato: saranno tutte prove dell’eventuale inadempimento”, conclude.