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Inaugurata e aperta al traffico la variante alla SR69 con il ponte ‘Leonardo’

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Inaugurata e aperta al traffico la variante alla SR69 con il ponte ‘Leonardo’
Ponte Leonardo - Valdarno

Cinque anni per realizzare un’opera che rappresenterà il futuro della vallata, soddisfatti gli amministratori di Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comuni del Valdarno

Un’opera che rappresenta un simbolo per il territorio, per la sua economia, per la sua amministrazione e anche per la sua cultura, richiamandone la storia con l’intitolazione a Leonardo Da Vinci del nuovo ponte sull’Arno. Così il Presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’Assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e i Sindaci del Valdarno hanno salutato questa mattina il taglio del nastro del primo lotto della variante alla Sr 69, quello che va da Levane alla località Le Coste e che comprende il nuovo ponte sull’Arno e sull’Autostrada. “Quello di oggi è un giorno veramente importante per tutti noi, non soltanto perché molto atteso ma per il significato che ha e per il messaggio che essere qui oggi trasmette – ha esordito il Presidente Vasai.

Partiamo dall’inizio, da quando questa opera è stata pensata: esempio di amministrazione coraggiosa, ambiziosa, in grado di guardare al futuro, per la cui realizzazione diverse amministrazioni si sono spese combattendo con i vincoli del patto di stabilità e quelli della legge nazionale sugli appalti. Concludere un’opera di questa portata in cinque anni, a dispetto delle difficoltà incontrate, mi pare un risultato da non sottovalutare, soprattutto in un paese come il nostro nel quale portare a compimento un progetto è spesso più un’eccezione che una regola. Per questo devo ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per raggiungere questo risultato, con un cenno particolare al fatto che è stata un’azienda locale come ‘La Castelnuovese’ a portarla a termine”, ha concluso Vasai. Dopo i saluti dei Sindaci di Montevarchi e Terranuova, Francesco Maria Grasso e Sergio Chienni, è stato Vincenzo Ceccarelli, che al progetto aveva dato il via come Presidente della Provincia e oggi lo inaugura come Assessore regionale alle infrastrutture, a definire la giornata “dal sapore particolare per tanti, perché vede realizzata un’opera così a lungo attesa.

Questa infratruttura si inserisce in una serie di altre opere più piccole, per impegno di spesa, ma non meno importanti per la creazione di una rete che migliora la viabilità del Valdarno come le varianti di Levane,Loro,Terranuova, Cavriglia, La Penna. Adesso dobbiamo guardare al futuro e procedere in modo rapido al completamento della bretella che consentirà di collegare questi due lotti e dare seguito alla parte che compete alla provincia di Firenze”. Molti, tra i relatori, hanno sottolineato la scelta del Presidente della Regione Enrico Rossi di dedicare la copertina del suo libro “Viaggio in Toscana” proprio al ponte Leonardo: “l’ho fatto perché questa è un’opera che riesce a coniugare tre aspetti importanti, che riassumono anche il mio modo di vedere la Toscana.

É bella, di valore, e chi passerà accanto, lungo l’autostrada, non potrà fare a meno di notarla. Inoltre è un’infrastruttura che si colloca a servizio di due comuni e di una delle aree industriali più dinamiche e produttive della regione. Primo compito delle istituzioni rispetto alle aree manifatturiere come questa è organizzare le infrastrutture e la logistica in modo adeguato. Infine siamo riusciti a realizzare ancora, e sottolineo ancora, un miracolo di equilibrio in cui lo sviluppo non è distruttivo dei valori ambientali e paesaggistici. La fusione di questi tre elementi è particolarmente significativa e sono certo che è un mix che sta alla base della strategia di sviluppo di questa regione”. Tutti i numerosi presenti si sono quindi spostati sul ponte “Leonardo” per il taglio del nastro, per il quale non ha nascosto la sua soddisfazione il Presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi: “Guardare al paesaggio con rispetto, come avviene oggi con l’inaugurazione di questo nuovo ponte, è come fare un ulteriore passo verso il mondo del futuro che lasceremo alle nuove generazioni. Con il completamento di questa importante infrastruttura lasceremo infatti un’opera significativa per agevolare gli spostamenti, con riflessi auspicabili anche per il miglioramento delle sinergie imprenditoriali, a beneficio della qualità della vita di tutti coloro che vivono e lavorano in Valdarno e ricordando anche le molte persone che hanno contribuito alla sua costruzione”, ha concluso Rosi.

Il primo veicolo a circolare sul ponte è stato un pullman della nuova Circolare del Valdarno, a sottolineare come anche il trasporto pubblico locale beneficerà  di questa nuova infrastruttura, mentre alle 15 è stato regolarmente aperto il traffico con molti valdarnesi che hanno subito voluto transitare sul nuovo ponte per essere protagonisti di una giornata destinata comunque a passare alla storia. Ricordiamo che la variante ha una lunghezza complessiva di 5+960 chilometri, che il ponte Leonardo ha una lunghezza di 495 metri su 12 campate, che l’acciaio necessario per la sua struttura portante è stato di 3.800.000 kg, pari alla metà della Torre Eiffel, e che i lavori hanno avuto un costo complessivo di 57 milioni di euro, sostenuti per oltre 46 milioni dalla Regione Toscana, per 3.200.000 dalla Provincia di Arezzo, per 5.700.000 dai Comuni del Valdarno, per 750.000 dal Comune di Montevarchi per la variante Est e per 860.000 da Autostrade per l’Italia per la realizzazione dello svincolo del Casello.