Nuova Delhi, 7 giu. (Adnkronos/Dpa) – Due sorelle adolescenti di 13 e 15 anni sono state vittime di uno stupro di gruppo nello stato indiano dell’Uttar Pradesh, mentre si trovavano in un mulino fuori dal loro villaggio. Le ragazzine sono state sequestrate da tre uomini e condotte in un vicino bosco dove sono state violentate. Lo ha riferito la polizia locale, che ha arrestato i tre uomini. “L’esame medico ha confermato lo stupro”, ha dichiarato l’ufficiale di polizia Sanjay Kumar Yadav.
Il nuovo episodio di violenza contro giovani donne è avvenuto a Siyapour, un villaggio del distretto di Etah, a 85 chilometri dal luogo dove due cugine adolescenti sono state stuprate e impiccate ad un albero di mango. La vicenda, di cui sono state vittime due ragazzine della casta più bassa, quella dei dalit (intoccabili), ha sollevato enorme indignazione in India e nell’Uttar Pradesh.
Indignazione che non è stata certo placata dalle dichiarazioni del primo ministro dell’Uttar Pradesh, Mulayam Singh Yadav, della stessa casta di pastori (gli yadav) degli aggressori delle due ragazzine impiccate. Yadav ha accusato i media di esagerare, affermando che una semplice ricerca su Google permetterebbe di chiarire che gli stupri avvengono in tutta l’India e non solo nel suo stato. Già suo padre ed ex primo ministro dell’Uttar Pradesh, Mulayam Singh Yadav, aveva detto ad un comizio in aprile di opporsi alla pena di morte per lo stupro perchè “i ragazzi sono ragazzi.. a volte commettono errori”.