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Influenza: medico paziente Augusta, tutto fa presumere morte cardiaca

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Firenze, 28 nov. (AdnKronos Salute) – “Non ho certezze, ma tutto fa presumere una morte cardiaca, senza correlazioni con il vaccino. Non c’è stato shock anafilattico, le vie respiratorie erano libere”. Fabio Fichera, il medico siciliano che ha vaccinato l’uomo morto poi nel suo studio ad Augusta, ricorda ancora, non senza una forte emozione, il drammatico episodio avvenuto il 12 novembre. E corregge alcune imprecisioni circolate in queste ore.
A partire dai tempi e dalla dinamica dei fatti che, secondo il medico, possono essere indicativi. “Ho vaccinato il paziente che subito dopo è uscito per andare al mercato – racconta a margine del congresso Simg in corso a Firenze – E’ tornato in studio un’ora dopo, accusando un forte dolore al petto”. L’uomo, che era stato fatto sdraiare sul lettino , ha perso conoscenza e, subito, sono intervenuti altri tre colleghi dello studio, ben attrezzato e che funziona in equipe. “Abbiamo cominciato le manovre di rianimazione e somministrato i farmacie mentre la segretaria allertava il 118”.
“Abbiamo provato a rianimare per 40 minuti – continua – con i colleghi dell’emergenza, arrivati poco dopo la chiamata. E abbiamo continuato, anche se inutilmente, per altri 5 minuti dopo il decesso: eravamo emotivamente molto coinvolti”. Uno dei medici, “una collega – spiega Fichera – ha auscultato anche le spalle, le vie respiratorie erano libere, non c’era shock anafilattico”, ricorda ancora Fichera. “Solo i risultati dell’autopsia ci daranno qualche certezza, ma i dati a disposizione mi fanno pensare a una morte cardiaca indipendente dal vaccino”.