(AdnKronos) – Pesano sulla lunghezza dei tempi di realizzazione delle opere, emerge dal rapporto, molteplici fattori : carenze nella progettazione degli interventi, compelssità degli iter autorizzativi, l’incertezza nei circuiti finanziari, aggravata dalla necessità di rispettare il patto di stabilità interno, la debolezza della governance del progetto da parte del soggetto attuatore. Fattori che ormai hanno raggiunto, rileva il rapporto, un carattere sistemico.
Come invertire la rotta? Per riportare il cammino delle opere pubbliche su un sentiero positivo, il rapporto Dps-Uver indica alcune direttrici, a cominciare dalla piena operatività del Fondo progetti e del Fondo opere. In questo modo, si affronta il tema delle carenze delle progettazioni e cresce in modo significativo l’efficienza nell’utilizzo delle risorse pubbliche dal momento che vengono finanziati unicamente i lavori di opere pubbliche che hanno raggiunto un elevato livello di maturità progettuale.
Occorre poi dare operatività alle conferenze dei servizi, favorendo così la riduzione dei tempi delle progettazioni, soprattutto quelli autorizzativi, e, inoltre, ricorrere a centrali di committenza o assegnare responsabilità attuative solo ad enti attuatori che già dispongano di adeguate risorse professionali. Questo consente di ridurre i casi di inadeguatezza tecnica o l’inerzia dell’ente attuatore. Non da ultimo, occorre rafforzare i sistemi di sorveglianza (monitoraggio, accompagnamento, controllo) per ridurre le situazione di inerzia amministrativa e accrescere l’efficiente uso delle risorse pubbliche.