Home Nazionale Iran, gli Avaye Parsian entrano nella storia. Prima band su tv di Stato da 1979

Iran, gli Avaye Parsian entrano nella storia. Prima band su tv di Stato da 1979

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Teheran, 11 feb. – (Aki) – Per la prima volta dalla rivoluzione islamica del 1979 la tv di Stato iraniana ha mostrato in diretta l'esibizione di un gruppo di musica tradizionale persiana, gli Avaye Parsian. I telespettatori hanno accolto con stupore la novità. Con l'avvento degli ayatollah, infatti, è stata vietata la musica che promuove "la cultura decadente occidentale" e che può distrarre da Dio e dalla religione. Molti musicisti rock negli ultimi anni sono addirittura finiti in carcere con l'accusa di diffondere immoralità nella società iraniana. La svolta è avvenuta in questi giorni di festa nella Repubblica islamica, dove dall'1 febbraio si celebrano gli eventi che portarono alla caduta dello Shah. I musicisti dell'Avaye Parsian – si legge sul sito web del 'Wsj' – hanno detto di aver saputo che la loro esibizione era stata trasmessa in diretta solamente al termine della loro session. "Ci aspettavamo che, come accade di solito, mentre noi siamo in studio a suonare, la televisione coprisse la nostra immagine con foto di paesaggi e disegni astratti", ha raccontato il fondatore del gruppo, il 25enne Saman Alipour, di professione suonatore di Tar, uno strumento a sei corde simile al liuto. Il responsabile della tv di Stato che ha deciso di trasmettere le immagini dell'esibizione della band non ha voluto commentare, mentre i giornali ultraconservatori hanno espresso rabbia per quanto accaduto, sostenendo che si è trattato di un "tradimento" dei valori della rivoluzione. "Abbiamo ricevuto feedback sia positivi che negativi – ha precisato Alipour, assicurando di non avere rivendicazioni politiche sullo stile delle Pussy Riot -, ma abbiamo fiducia". Intanto si gode il successo. La band, infatti, ha ricevuto una lunga serie di inviti a esibirsi. Prima dello show degli Avaye Parsian, aveva suscitato polemiche in Iran anche l'apparizione del gruppo 'The Pallett', una band che fa musica contemporanea, in una trasmissione chiamata Radio 7. I musicisti non hanno suonato i loro strumenti, ma hanno fatto finta. Un gesto ironico fatto per chiedere lo stop alla censura dei gruppi musicali in televisione. Questa particolare esibizione ha scatenato il dibattito sulla pagina Facebook ufficiale del gruppo, dove sono apparsi decine di commenti. Mansour Zabatan, produttore di Radio 7 ha spiegato che la 'particolare' esibizione del gruppo è stata pensata per conciliare il rispetto delle regole con la voglia di musica dei giovani. "E' in linea con la missione dello show, che è lanciare ponti tra giovani e vecchi, liberali e conservatori – ha affermato Zabatan -. Vogliamo favorire il dialogo". In Iran il pop e il rock restano fortemente scoraggiati, mentre il rap è del tutto bandito. Sono vietati i cabaret, i caffé che ospitano concerti, i club in cui si balla. I cantanti di sesso maschile possono liberamente eseguire musica folk, mentre per le donne ci sono molte più limitazioni. Certo, l'amministrazione di Rohani, avrà vita difficile a cambiare la situazione, visto che le frange più tradizionaliste che ancora controllano ampi circoli di potere sono contrarie a ogni apertura.