Home Nazionale Iraq: armi italiane, si studiano due opzioni aeree o trasporto via mare

Iraq: armi italiane, si studiano due opzioni aeree o trasporto via mare

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Roma, 19 ago. (Adnkronos) – Due opzioni aeree, con una prima tratta fino ad Al Bateen (Emirati Arabi Uniti) da coprire con un C-130J della 46 brigata aerea di Pisa o con un Boeing KC-767A del 14° stormo di stanza presso la base di Pratica di Mare (Roma). In alternativa, il trasporto via mare fino agli Emirati, per il successivo trasferimento in aereo ad Erbil delle armi destinate ai peshmerga curdi impegnati in queste settimane a contrastare l’avanzata dei jihadisti dell’Isis: sono queste, apprende l’Adnkronos da fonti qualificate, le ipotesi allo studio in queste ore alla Difesa, dove si susseguono le riunioni operative in vista dell’informativa di domani alle Camere dei ministri della Difesa Roberta Pinotti e degli Esteri Federica Mogherini. Non esclusa anche la possibilità di una rotta senza scalo fino al Kurdistan iracheno con il sorvolo del territorio turco.
Se, come sembra possibile, si deciderà di rifornire i combattenti curdi con i 30mila fucili d’assalto kalashnikov di produzione sovietica e relativo munizionamento sequestrati 20 anni fa ad una nave da trasporto partita dall’Ucraina e diretta a Spalato e custoditi a La Maddalena, le armi potrebbero così essere caricate sul C-130J o sul KC-767A e trasportate presso la base della Tfa (Task Force Air) di Al Bateen, negli Emirati Arabi, dove da 12 anni un distaccamento militare italiano opera per garantire l’afflusso del personale, dei mezzi e dei materiali ai vari ‘teatri operativi’ all’estero, a cominciare dall’Afghanistan.
Una volta giunte ad Al Bateen, le armi messe a disposizione dall’Italia sarebbero poi caricate su altri aerei C-130J di stanza negli Emirati, già equipaggiati con le dotazioni di protezione -i ‘chaff’ e i ‘flare’, contromisure per ‘confondere’ i radar e deviare i missili- indispensabili per sorvolare le zone di conflitto. L’Italia potrebbe poi fornire ai peshmerga curdi armi ‘non letali’ come puntatori laser, dispositivi anti-bomba, giubbotti antiproiettile, sistemi di comunicazione radio. (segue)