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Isfol, da ricerca azienda a curriculum come scegliere tirocinio giusto

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Verona, 19 nov. (Labitalia) – Come scegliere il tirocinio giusto per crescere professionalmente e arricchire veramente il proprio curriculum? La risposta arriva dal ‘Nuovo manuale del tirocinante. Guida pratica al tirocinio extracurriculare’, realizzato dall’Isfol e che verrà presentato domani, a Verona, nell’ambito della fiera Job&Orienta.
“Per intraprendere un’esperienza di tirocinio -spiega l’isfol- è possibile auto-proporsi, inviando a una o più aziende selezionate la propria autocandidatura, oppure si può rispondere ad annunci specifici. Nella ricerca autonoma, la cosa migliore è individuare e contattare l’azienda o il gruppo di aziende appartenenti a un determinato settore economico nel quale ti piacerebbe svolgere un tirocinio”.
“Si può anche provare -fa notare- a spargere la voce fra parenti e amici su ciò che si sta cercando. Notoriamente, le reti di amici e parenti sono fra i canali più efficaci per trovare un primo contatto. Nel caso degli annunci, individuata un’organizzazione d’appoggio (sia essa l’università, uno sportello stage o un’organizzazione privata) si ha, invece, la possibilità di scegliere delle opportunità di tirocinio già strutturate. In entrambi i casi, è sicuramente consigliabile raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sulle aziende che interessano”.
“Con Internet è ormai facilissimo documentarsi, ma -avverte l’Isfol- nella ricerca di informazioni dettagliate si può anche ricorrere all’aiuto di appositi enti di supporto; come lo sportello tirocini della regione di appartenenza, i centri per l’impiego, gli Informagiovani, la Camera di commercio, i centri di orientamento, le scuole o le università, le associazioni di categoria (Confcommercio e Confartigianato ad esempio)”.
L’aver fatto uno stage all’estero, suggerisce l’Isfol, “eleva notevolmente l’attenzione che le aziende e le organizzazioni in genere dedicheranno al curriculum durante la selezione di nuovi collaboratori”. “Oggi le opportunità per fare questo tipo di esperienze sono aumentate – sottolinea – e spesso si realizzano sempre più precocemente, fin dai tempi della scuola, sotto forma sia di alternanza scuola-lavoro che di stage estivi, legati anche all’apprendimento della lingua straniera”.
“Il palcoscenico tradizionalmente più battuto -racconta- per accedere a queste esperienze è l’Unione europea, che offre numerose possibilità di tirocinio sia attraverso il recente programma ‘Erasmus+’ che sul mercato libero”.