Home Nazionale Israele lancia l’offensiva di terra a Gaza, Netanyahu: “Pronti ad ampliare le operazioni”

Israele lancia l’offensiva di terra a Gaza, Netanyahu: “Pronti ad ampliare le operazioni”

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(AdnKronos) – Va avanti l’operazione di terra lanciata da Israele giovedì notte a Gaza. Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha annunciato un prossimo ampliamento dell’offensiva nella Striscia. “Le istruzioni all’esercito da parte mia e del ministro della Difesa, dopo l’approvazione del gabinetto, sono di prepararsi per un significativo ampliamento dell’operazione di terra. Il capo di Stato maggiore e le Forze Israeliane di Difesa (Idf) si stanno preparando di conseguenza”, si legge in una dichiarazione del primo ministro diffusa dal quartiere generale dell’Idf a Tel Aviv, secondo quanto riferiscono i siti israeliani.
“La scorsa notte le nostre forze hanno avviato un’operazione di terra per distruggere i tunnel dei terroristi – ha detto ancora Netanyahu, citato dalla televisione israeliana- dato che non è possibile occuparsi di questi tunnel solo con l’aviazione, i nostri soldati lo stanno facendo ora sul terreno”. “Israele – ha ricordato ancora Netanyahu – ha accettato sia la proposta egiziana di tregua che la richiesta Onu di una pausa umanitaria… in entrambi i casi Hamas ha continuato a lanciare missili”.
Abbas – Per il leader dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas, le operazioni di terra nella Striscia di Gaza causeranno solo “morte” e complicheranno i tentativi di risolvere il conflitto attraverso la diplomazia. “Israele deve fermare le sue operazioni di terra nella Striscia di Gaza”, ha detto Abbas. “Questa operazione – ha aggiunto – porterà solo altro spargimento di sangue e complicherà la situazione”.
Gli obiettivi colpiti – Sono 143 gli obiettivi colpiti dalle forze di difesa israeliane (Idf) nell’operazione di terra lanciata giovedì notte a Gaza. Lo hanno annunciato gli stessi militari dello stato ebraico, precisando che tra gli obiettivi centrati si contano 20 postazioni per il lancio di razzi e nove tunnel. L’incursione a Gaza è cominciata giovedì intorno alle 22.00 ora locale.
Le vittime dell’offensiva di terra – Secondo fonti palestinesi, c’è anche un neonato tra le sue vittime, un bimbo di cinque mesi ucciso nella notte a Rafah. Da giovedì sera, come ha spiegato una fonte militare al sito del quotidiano Haaretz, ci sono stati diversi scontri a fuoco con militanti palestinesi, 14 dei quali sono stati uccisi. E’ di una ventina di vittime, invece, il bilancio complessivo dei palestinesi uccisi da giovedì sera, compresi i civili.
Da quando è stata lanciata l’operazione di terra, 20 tra razzi e colpi di mortaio hanno raggiunto il territorio israeliano e altri 16 sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. “La notte è trascorsa come pianificato, ma ci aspettiamo che gli scontri principali comincino con il giorno”, ha detto la fonte di Haaretz, spiegando che l’operazione coinvolge varie regioni della Striscia, da nord a sud. E’ comunque il nord a essere al momento sotto l’attacco principale di tank e fanteria israeliani.
Ucciso un soldato israeliano – Nelle prime ore dell’offensiva di terra nella Striscia di Gaza, un soldato israeliano è stato ucciso e altri cinque sono stati feriti . A quanto riferisce l’esercito, citato dai siti israeliani, il soldato è stato ucciso verso le tre del mattino ora locale nel nord della Striscia e si sta esaminando l’ipotesi che sia rimasto vittima di fuoco amico.
Il bilancio delle vittime – All’11° giorno di operazioni militari a Gaza, il bilancio complessivo è di 258 vittime palestinesi. Lo ha riferito su ‘Twitter’ Ashra al-Kidra, un portavoce del ministero palestinese della Salute a Gaza, aggiungendo che i feriti sono 1.980.
Sassi contro il consolato israeliano a Istanbul – Alta tensione anche in Turchia. La polizia turca è intervenuta con i lacrimogeni e i cannoni ad acqua nella notte per disperdere una manifestazione a Istanbul di fronte al consolato israeliano, contro l’operazione militare in corso a Gaza. I manifestanti, che portavano bandiere turche e palestinesi e scandivano slogan contro Israele, hanno lanciato sassi contro il consolato, rompendo i vetri di alcune finestre. Solo l’intervento della polizia ha impedito un vero e proprio assalto all’edificio.