Home Nazionale Israele, sirene d’allarme a Gerusalemme. Raid su Gaza, 16 morti: civili e bambini fra le vittime

Israele, sirene d’allarme a Gerusalemme. Raid su Gaza, 16 morti: civili e bambini fra le vittime

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(AdnKronos) – Tensione altissima in Israele: esplosioni sono state avvertite anche a Gerusalemme, seguite dalle sirene di allarme.
Israele ha lanciato nella notte tra lunedì e martedì un’operazione militare in larga scala a Gaza, chiamata ‘Operazione confine protettivo’, colpendo oltre 50 obiettivi. Il bilancio dei raid aerei israeliani è salito a 16 morti, tra cui 10 civili, 5 dei quali bambini. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi. Nel frattempo sui cieli di Tel Aviv è stato intercettato un razzo lanciato da Gaza e l’esercito israeliano ha promesso che “Hamas pagherà un caro prezzo per i suoi attacchi feroci”.
Esercito israeliano: se necessaria operazione terra a Gaza – Il governo israeliano, dopo aver richiamato lunedì pomeriggio 1500 riservisti in preparazione di un’ulteriore escalation, ha discusso piani per richiamare altri 40mila riservisti. Israele potrà gradualmente aumentare “la quantità e la qualità” degli obiettivi dei raid aerei, ha dichiarato il portavoce dell’esercito israeliano, Peter Lerner, specificando che l’offensiva aerea potrà allargarsi ad “un’operazione di terra se sarà necessario”. Il portavoce ha precisato che “l’operazione continuerà per tutto il tempo necessario” e non ci si aspetta “che sia breve”.
Lo stesso premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato all’esercito israeliano di “togliersi i guanti” nello scontro con Hamas che “ha scelto l’escalation e per questo pagherà”. Secondo quanto riporta il sito di Haaretz citando alte fonti politiche vicine al premier israeliano, Netanyahu, incontrando i vertici delle forze armate israeliane a Tel Aviv, ha ordinato loro di condurre “un’operazione a Gaza continuata, lunga e potente”. Secondo le fonti citate dal sito del giornale israeliano, Netanyahu ha detto di non escludere anche un’azione di terra che “è sul tavolo”.
Abbas chiede stop ai raid – Sul fronte opposto, il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto a Israele di mettere fine “immediatamente” alla sua offensiva contro la Striscia di Gaza. Abbas ha inoltre chiesto alla comunità internazionale di “intervenire immediatamente per fermare questa pericolosa escalation, che può portare la regione verso maggiore distruzione e instabilità”.
Per il portavoce della presidenza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Nabil Abu Redeineh, la decisione del governo israeliano di ampliare il raggio delle operazioni militari contro i palestinesi nella Striscia di Gaza “è una dichiarazione di guerra globale”.
Mentre Hamas annuncia che “non darà tregua” a Israele “e non si fermerà fin quando l’occupazione non accetterà” le sue “condizioni: fermare le aggressioni contro il popolo palestinese, togliere l’assedio a Gaza e liberare i detenuti palestinesi nuovamente arrestati dopo il rilascio in base all’accordo di scambio” con le autorità israeliane. “La Resistenza è pronta a far fronte a qualsiasi escalation israeliana ed è in grado di avere la meglio sull’occupazione – ha sostenuto Ismail al-Ashkar, esponente di Hamas, citato dall’agenzia di stampa palestinese Maan – La Resistenza è in grado di colpire oltre Tel Aviv”. “Siamo pronti a resistere per anni”, ha concluso. Per il portavoce del movimento islamico Hamas Sami Abuzuhr, ”tutti gli israeliani sono divenuti obiettivi legittimi”.
L’appello di Obama – “In questi momenti pericolosi, tutte le parti devono proteggere gli innocenti ed agire con ragionevolezza e controllo, non con spirito di vendetta e castigo”. E’ un vero e proprio appello quello che Barack Obama rivolge a israeliani e palestinesi, in un articolo pubblicato sul quotidiano israeliano Haaretz. “La pace è necessaria, giusta e possibile”, scrive ancora Obama, sottolineando “questa è la cosa più importante da ricordare in momenti di arretramento e delusione”.