Roma, 16 dic. (Labitalia) – “Siamo quindi per chiedere a governo e Parlamento di ripensarci sui tagli ai fondi del patronato. E’ una misura che noi riteniamo non solo sbagliata ma anche ingiusta: metterebbe in difficoltà e in discussione l’assistenza e la tutela per milioni di cittadini in Italia e all’estero, in un momento molto difficile”. Così, con Labitalia, Gilberto De Santis, presidente del patronato Ital Uil, a margine del presidio organizzato con l’Inca Cgil per dire no al taglio dei fondi per i patronati previsto dalla legge di stabilità, e attualmente all’attenzione della commissione bilancio del Senato.
“Aumentano le famiglie -spiega De Santis- che hanno bisogno di rivolgersi a noi per vedersi riconosciuti i nostri diritti. All’estero aumenta l’emigrazione di giovani, chiudono i consolati e quindi sarebbe davvero un assurdo ridurre la tutela di queste persone”.
E ai patronati non basta la riduzione del taglio arrivato con il primo passaggio alla Camera. “Se questo potrebbe fare sopravvivere i patronati, allo stesso tempo -continua De Santis- ne riduce sicuramente l’efficacia e la presenza sul territorio, che è quella che contraddistingue il patronato. E noi siamo qui anche per rispondere al milione e duecento mila firme di cittadini che hanno detto no al taglio dei fondi per i patronati”.