Roma, 10 dic. (AdnKronos) – Liste elettorali sotto la lente di ingrandimento del Prefetto prima che vengano presentate per accertare che i candidati non abbiano legami con la criminalità organizzata o organizzazioni terroristiche. E’ la sostanza di un emendamento all’Italicum depositato dal Psi e presentato oggi in una conferenza stampa a Montecitorio dal segretario Riccardo Nencini e dal capogruppo alla Camera Marco Di Lello.
Una proposta, ha spiegato Nencini, che bene si inquadra anche nell’ipotesi di un eventuale ritorno al Mattarellum. In ogni caso, chiede il Psi, la verifica che deve portare a liste ‘pulite’ va prevista a prescindere dal meccanismo elettorale che si sceglierà. “I partiti -sottolinea Di Lello- devono avere il coraggio di dire che un certo tipo di voto non lo vogliono. Il nostro auspicio è che la proposta trovi ampio consenso tra i gruppi parlamentari. Un intervento è comunque indispensabile perchè è ampia la zona grigia tra politica e criminalità organizzata, come dimostrano anche i recenti fatti di Roma”.
La proposta socialista prevede che tra il sessantesimo e il quarantacinquesimo giorno antecedente quello del voto i partiti e i movimenti politici inviino al Prefetto del comune capoluogo di Regione, i nominativi dei candidati nei collegi plurinominali, aumentati di un terzo (una ‘riserva’ di sicurezza per garantire la presentazione della lista nel caso in cui emergano nomi impresentabili). Entro il trentaseiesimo giorno precedente la data del voto il Prefetto verifica “la non appartenenza ad organizzazioni terroristiche o di stampo mafioso dandone comunicazione al richiedente”.