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L.stabilità: bozza, Tfr in busta paga da marzo 2015

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Roma, 16 ott. (AdnKronos) – Via libera al Tfr in busta paga, ogni mese, per i lavoratori del settore privato che ne faranno richiesta. E’ quanto prevede una bozza della Legge di stabilità.
“In via sperimentale in relazione ai periodi di paga decorrenti dal marzo 2015 a giugno 2018 i lavoratori dipendenti del settore privato, esclusi i lavoratori domestici e quelli del settore agricolo, che lavorano da almeno sei mesi presso lo stesso datore di lavoro, possono richiedere la quota maturata” del proprio Tfr, “compresa quella eventualmente destinata ad una forma pensionistica complementare, tramite liquidazione diretta mensile come parte integrativa della retribuzione”. Tale parte integrativa “è assoggettata a tassazione ordinaria e non è imponibile a fini previdenziali”, si legge in una bozza del provvedimento.
“Le disposizioni non si applicano ad aziende sottoposte a procedure concorsuali o dichiarate in crisi”, si precisa. Per le aziende c’è “la possibilità di accedere ad un finanziamento assistito” dal Fondo di garanzia per l’accesso ai finanziamenti istituito presso l’Inps per le aziende con meno di 50 addetti, con una dotazione da 100 mln euro per il 2015 e da garanzia dello Stato in ultima istanza. Per accedere ai finanziamenti le aziende devono tempestivamente richiedere all’Inps l’apposita certificazione del Tfr maturato.