Roma, 20 ott.(AdnKronos) – “Il bonus di 80 euro alle neomamme ci sembra più una ‘trovata’ propagandistica che una misura efficace: invece che con un importo fisso uguale per tutti, si dovrebbe intervenire con politiche mirate come il quoziente familiare, che tiene conto del reddito e della composizione dei nuclei”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i segretari confederali dell’Ugl, Giuseppe Carenza e Ornella Petillo.
“La misura annunciata dal premier ci sembra una soluzione semplicistica, più orientata a riscuotere consensi che a risolvere le vere e concrete problematiche dei diversi nuclei familiari. Il bonus non è una novità, è già stato introdotto in passato, il problema è che ogni volta che viene riproposto, il premier di turno lo ‘personalizza’ a suo piacimento, dimenticando che le famiglie hanno bisogno di certezze e continuità negli aiuti in modo da programmare il futuro e le scelte di vita”, prosegue.
“Sarebbe dunque opportuno e importante un passaggio di concertazione tra governo e parti sociali – dicono – per trovare soluzioni comuni ed efficaci, e anche per avere garanzie sul fatto che il nuovo bonus non sia sostitutivo, ma integrativo delle misure adottate dai precedenti governi. Continuiamo a sostenere che Renzi dovrebbe proporre interventi strutturati e non spezzettati, come il piano famiglia approvato nel 2012 e mai finanziato, che era stato studiato con il contributo delle parti sociali proprio per dare logicità, coerenza e sostenibilità a tutti gli interventi a favore della famiglia”. “Ciò che serve – concludono – è un’attenta e accurata verifica delle norme in vigore, per poi provvedere alla messa in campo di politiche migliorative, che vadano incontro in modo puntuale alle esigenze di ogni singola situazione familiare”.