Home Attualità Economia La nuova Pac per il rilancio dell’agricoltura aretina

La nuova Pac per il rilancio dell’agricoltura aretina

0
La nuova Pac per il rilancio  dell’agricoltura aretina

Marcelli: l’Europa dedica più risorse per i settori trainanti

La nuova Pac (Politica Agricola Comune) da poco varata a Bruxelles consegna più risorse ai settori strategici del Made in Tuscany come la zootecnia da carne e da latte, gli ovicaprini, l’olivicoltura e cerealicoltura. “Settori che garantiscono quelle produzioni su cui si fonda lo straordinario successo del nostro agroalimentare all’estero che quest’anno è in forte crescita generando occupazione e sviluppo del territorio”, spiega Tulio Marcelli, presidente di Coldiretti Arezzo e Toscana, che continua dando un’analisi complessiva della norma europea. Secondo Marcelli, infatti, “dalla Commissione europea si è finalmente avuto il coraggio di colpire le rendite di una casta di intoccabili che rappresenta lo 0,2% della platea dei beneficiari ma che in questi anni ha assorbito il 15% del sostegno all’agricoltura”.

“L’accordo sulla Pac colpisce infatti – spiega ancora il presidente – le rendite degli intoccabili e le speculazioni: l’accordo privilegia invece i giovani e premia i veri agricoltori, i coltivatori di mestiere e le imprese con partita Iva, spezzando così gli inaccettabili privilegi di chi, fino ad oggi, ha speculato sull’agricoltura succhiando risorse agli agricoltori veri”.

Agricoltori veri della nostra provincia che sono stati coinvolti da Coldiretti Arezzo in una serie di incontri sul territorio, appena conclusi, che ha consentito a circa mille imprenditori agricoli di ascoltare direttamente in cosa consiste la nuova Pac, quali sono appunto le novità principali e le opportunità operative.

“Durante gli incontri che ci hanno portato a contatto diretto con moltissime imprese – spiega il direttore di Coldiretti Arezzo, Mario Rossi – sono state evidenziate nel dettaglio le principali decisioni assunte, anche, ad esempio, quelle per incentivare il lavoro giovanile, dove è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro a livello nazionale”.

Exit mobile version