Home Nazionale La sfida della Russia: convoglio umanitario entra in Ucraina senza l’ok di Kiev

La sfida della Russia: convoglio umanitario entra in Ucraina senza l’ok di Kiev

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(AdnKronos) – Alcune decine di camion con gli aiuti russi diretti ai civili di Luhansk hanno passato il confine in corrispondenza del varco di Izvaryne controllato dai separatisti e sono entrati in territorio ucraino. Non sono scortati da personale della Croce rossa internazionale, che ha rinunciato alla missione richiesta da Kiev per mancanza di garanzie di sicurezza, ma da unità separatiste. “Il convoglio di aiuti russi sta dirigendosi in Ucraina, ma non stiamo scortandolo a causa della volatilità della situazione”, ha scritto la Croce rossa
Il governo ucraino non ha autorizzato l’ingresso dei camion fermi da una settimana alla frontiera, spiega una fonte del governo citata da Interfax Ukraine. Nei giorni scorsi le autorità ucraine avevano spiegato che l’ingresso non autorizzato del convoglio sarebbe stato considerato come una aggressione.
“La parte russa ha deciso di agire, tutte le scuse per far slittare la consegna degli aiuti si sono esaurite”, recita una dichiarazione del ministero degli esteri russo che sembra confermare la decisione unilaterale di Mosca di far partire i mezzi. Un portavoce del Cremlino ha precisato che il presidente Putin è stato informato del movimento della colonna di camion in direzione di Luhansk, la città in cui sono concentrati, intensi, i combattimenti fra forze separatiste e forze di Kiev. “Non è stato effettuato un inventario completo degli aiuti e non abbiamo avuto garanzie di sicurezza dai separatisti”, ha spiegato il portavoce della Croce rossa ucraina Viktor Sherbanuk, citato dal Kiev Post. Solo 34 camion sono stati ispezionati, ha aggiunto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale Andriy Lysenko. A confermare il clima di tensione, il ministero degli esteri russo ha ammonito l’Ucraina dal lanciare “qualsiasi tentativo di sabotare questa missione umanitaria preparata da tempo in totale trasparenza e cooperazione con la parte ucraina e la Croce rossa”.