Home Nazionale “L’arte della pizza sia patrimonio Unesco”, l’Italia rilancia la petizione in vista di Expo 2015

“L’arte della pizza sia patrimonio Unesco”, l’Italia rilancia la petizione in vista di Expo 2015

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Roma, 13 nov. – (AdnKronos) – “La pizza non rappresenta soltanto un’eccellenza gastronomica made in Italy ma racconta la storia di come una tradizione culinaria è diventata sinonimo di essere italiani, contribuendo a costituire l’immagine del Bel Paese nel mondo. Per questo sarebbe di grande valore che la Commissione nazionale per l’Unesco approvasse la candidatura alla vigilia dell’Expo di Milano che è dedicata all’agricoltura”. Così, l’ex ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio si prepara a rilanciare a livello internazionale, da Londra, la candidatura della pizza napoletana a patrimonio culturale immateriale dell’umanità, attraverso una raccolta firme per sbloccare la pratica, ancora in attesa di esame dal 2011, e formalizzare così la candidatura al Comitato Intergovernativo dell’Unesco.
La presentazione della petizione si terrà domani presso ‘Rossopomodoro’, Covent Garden. Insieme a Pecoraro Scanio parteciperanno all’evento – realizzato in partnership con Coldiretti, Associazione Pizzaiuoli napoletani, Change.org – Franco Manna, Presidente di Rossopomodoro, e Leonardo Simonelli, Presidente della Camera di Commercio italiana a Londra.
“La petizione è rivolta a tutti coloro che amano la specialità gastronomica più conosciuta e diffusa del pianeta, simbolo dell’Italia e dell’incontro culturale degli italiani nel mondo. Occorre perciò difendere l’origine italiana di quest’arte, la qualità degli ingredienti e l’economia legata alle sane tradizioni nate dalle sapienti mani dei pizzaioli napoletani – sottolinea Pecoraro Scanio – Il riconoscimento dell’arte della pizza quale patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco è un’occasione unica per difendere il made in Italy dal moltiplicarsi delle contraffazioni alimentari”.
Ai sostenitori dell’iniziativa di Pecoraro Scanio, si è aggiunto anche il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha firmato la petizione in occasione della 14° edizione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione organizzato da Coldiretti a Villa d’Este di Cernobbio.